la Repubblica, 3 novembre 2023
In nome della Berta
Bisogna rinominare gli uccelli che prendono il nome da personaggi non in regola con la sensibilità contemporanea. È il caso della berta di Audubon, che si chiama così in onore di un celebre ornitologo dell’Ottocento che la disegnò con maestria, però era anche proprietario di schiavi.
Che la berta si chiami così in onore del celebre ornitologo, e non del proprietario di schiavi, è un dettaglio che non sfiora la signora Colleen Handel, presidente della Società Ornitologica Americana, che sta provvedendo, testuali parole, «a creare un processo di denominazione più inclusivo, in modo che tutti gli amanti degli uccelli possano godere della loro passione senza collegamenti esclusivi o dannosi».
Cioè: se uno sta osservando la berta di Audubon, rischia di giudicarla male perché si chiama così? La giudicherebbe meglio se si chiamasse, con il senno di poi ma con zero rispetto delle competenze ornitologiche, berta di Martin Luther King, o di Bruce Springsteen?