il Giornale, 2 novembre 2023
Una Ferragni poco sensuale
Conosciamo molti furbi che non fanno i moralisti, ma non ci viene in mente un solo moralista che non sia un furbetto. Senza allusioni a Chiara Ferragni, per carità. Solo come promemoria. Moralista a post alterni, furbetta del quartierino del lusso, capofila di quelli che dai loro loft rinfacciano alla gente comune di non essere abbastanza sensibile perché osa arrabbiarsi per l’impatto dell’immigrazione clandestina, Chiara Ferragni si è data al porno soft. Per arginare il calo di follower immaginiamo. Dopo, restano solo due cose: aprire un Compro Oro o una pagina su OnlyFans. Comunque. Sfruttando Halloween (anche se ci sfugge il nesso tra la festa e il costume) ha pubblicato un video su Instagram travestita da Sharon Stone. Tubino bianco cortissimo, capelli raccolti, décolleté bianche e sigaretta, ha replicato l’epica scena di Basic Instinct, quella delle gambe accavallate; senza slip. Non giudichiamo la performance. Diciamo che se la Ferragni avesse il 95% di sensualità in più eguaglierebbe al 100&% Sharon Stone. La classe, del resto, non è Eau de Parfum. Non ha prezzo. Però va bene così. La Ferragni dimostra che una goccia di profumo resta una goccia di profumo, e la Stone rimane Stone. Noi, invece, al prossimo Halloween ci vestiamo da Michael Douglas. Ma quello di Wall Street. Vorremmo avere il potere di comprare il «Chiara Ferragni Brand». Per farlo fallire.