Corriere della Sera, 29 ottobre 2023
Cori contro Israele e fumogeni
ROMA Un giovane con la kefiah al collo si arrampica sul muro di cinta della Fao lungo viale Aventino e strappa la bandiera d’Israele dal pennone in mezzo a quelli con gli stendardi italiano e irlandese. Rischia di cadere da circa quattro metri d’altezza, ma la folla lo afferra al volo. Poi fugge, con un altro ragazzo palestinese, stringendo fra le mani il vessillo successivamente recuperato dalla polizia. È l’unico momento di tensione nel corteo di ieri pomeriggio nel centro di Roma, da Porta San Paolo a San Giovanni, lungo lo stesso percorso delle manifestazioni per il 25 Aprile, il secondo nella Capitale pro-Palestina contro i bombardamenti israeliani su Gaza seguiti al raid di Hamas del 7 ottobre. Circa 20 mila partecipanti (dato confermato dalla Questura), slogan contro Israele («Stato fascista e terrorista»), il premier Benjamin Netanyahu («assassino), qualche coro con insulti anche alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni al passaggio lungo via Labicana.
«Resistenza», «genocidio», «apartheid» e anche «intifada»: le parole usate con maggiore frequenza e comparse anche su striscioni e cartelli, insieme con un’enorme chiave nera, «simbolo delle case occupate dai coloni israeliani e della speranza dei palestinesi di tornare nelle proprie», spiegano gli organizzatori del corteo nel quale spiccano bandiere della Palestina e dove viene inscenato un finto funerale di un bambino. C’è chi grida «Free Palestine», chi inneggia a Hezbollah, chi prega in un’aiuola rivolto verso La Mecca. In marcia avvolti da fumogeni verdi e rossi centinaia di giovani palestinesi accanto a migliaia di ragazzi italiani, giunti in pullman da Milano, Torino, Firenze, Cagliari, Caserta, Macerata, Terni e altre città. Quelli da Napoli sono stati bloccati in autostrada per controlli dalla Digos e poi lasciati arrivare a Roma quando il corteo era già partito. In piazza soprattutto studenti, lavoratori, ma anche parecchie famiglie con bambini che si erano già viste all’iniziativa pro-Palestina di due settimane fa. Non mancano gli affondi politici: «Insulti alla polizia, bandiera di Israele strappata, sostegno ad Hamas. Che bella piazza pacifica e democratica», commenta il vicepremier Matteo Salvini.
I pullman bloccati
I pullman provenienti da Napoli sono stati bloccati in autostrada dalla Digos per controlli
Iniziative di protesta anche in altre città italiane. A Milano improvvisato un corteo pro Palestina: una cinquantina di persone ha iniziato a sfilare verso piazzale Loreto, dove le forze dell’ordine hanno circoscritto la manifestazione, che non era stata annunciata né autorizzata. Proteste da Viareggio ad Aosta, dove a scendere in piazza sono stati circa 150 manifestanti: passandosi di mano in mano il megafono molti hanno preso la parola, concludendo gli interventi con «Palestina libera». A Livorno coperta la bandiera della pace con una palestinese sulla scalinata del Comune.