Corriere della Sera, 29 ottobre 2023
Il libro sul pd «nonostante» de luca
di Aldo Grasso
Ha uno stile di scrittura meno efficace dei suoi interventi dal vivo, dove il tono enfatico e la dolenza retorica sono nettare per seguaci e parodisti, primo fra tutti Crozza. Ecco, «Nonostante il Pd», il libro di Vincenzo De Luca che su Amazon sta mettendo in crisi il primato di vendite del generale Vannacci, sembra scritto da Crozza: miserabili, poveri uomini, nullità politiche, cialtroni, idioti, dementi, tristi, anime morte e soprattutto «pipì» sono alcuni grani del rosario di contumelie che De Luca offre in preghiera ai «compagni», con la strafottenza del pazzariello: «Attenzione, battaglione, è asciuto pazzo ‘o padrone». «Pipì» è l’epiteto che di solito il governatore della Campania riserva ai giornalisti scomodi. A suo dire, nel Pd, i «pipì» sono tanti, a cominciare dall’indigesta segretaria armocromatica.
Al «suo» partito, De Luca non perdona di essere fluido, che per lui non è una questione di genere ma di identità politica. L’impressione è che De Luca sia diventato, anche per risentimento, una maschera della grande tradizione napoletana («Vicienzo ‘O Sceriffo»), il giullare di strada che per dire le cose deve presentarsi come corpo estraneo.
La cruda realtà è che il Pd ha una segretaria eletta dai passanti e non dagli iscritti e che «Nonostante il Pd» è un libro che avrà successo soprattutto fra gli elettori di destra.