La Stampa, 28 ottobre 2023
Il ritorno di Fascina
L’isolamento sta per finire, Marta Fascina annuncia il suo ritorno alla Camera e alla vita pubblica, dopo mesi di «sofferenza indescrivibile» per la morte di Silvio Berlusconi. L’ultima compagna del leader di Fi reagisce alle pressioni sempre più forti della famiglia e del partito e – in una intervista a Bruno Vespa per il libro “Il rancore e la speranza” – nega che le sia stato chiesto di lasciare la villa di Arcore dove tuttora risiede.
Il suo ritiro a vita privata, del resto, stava diventando difficile da sostenere, tanto che un mese fa era stato Paolo Berlusconi a sollecitare una scossa: «Basta con le lacrime – aveva incalzato il fratello del fondatore di Fi – l’ho detto anche a Marta, che è inconsolabile, ma che deve trovare la forza di tornare in Parlamento perché è un suo diritto ma soprattutto un suo dovere». La famiglia del Cavaliere, poi, aveva dovuto smentire pubblicamente le voci che parlavano di una crescente insofferenza verso Fascina per la decisione di restare a villa San Martino. «Una situazione che non poteva andare avanti», confida un parlamentare di Fi.
Nell’intervista a Vespa, Fascina risponde usando usa toni intimi, personali («Il mio amato Silvio donava amore a profusione»), descrivendo il «vuoto incolmabile» che prova e racconta gli ultimi giorni di Berlusconi: «Voleva candidarsi alle europee, ha lavorato sino a poche ore prima di raggiungere la casa del Signore». Ma poi aggiunge qualche messaggio più “politico”. Innanzitutto, nessuna dimissione da deputata, «continuerò a svolgere il mandato parlamentare che mi hanno conferito i cittadini. La mia assenza è stata motivata da una sofferenza indescrivibile». Il ritorno a Montecitorio è previsto a breve, forse già lunedì quando si voterà la fiducia.
In realtà Fascina non è mai stata una stakanovista della Camera, dalle elezioni del settembre 2022 ha totalizzato solo 17 presenze, missioni comprese, mentre ha disertato 3.412 votazioni. In pratica è stata assente il 99,5% delle volte, anche prima della morte di Berlusconi. Un’abitudine consolidata, anche tra il 2018 e il 2002 aveva partecipato solo al 24% delle votazioni. Peggio di lei, nel gruppo di Fi, solo tre parlamentari. La compagna del Cavaliere, al tempo stesso, assicura di non avere pretese per ruoli di guida nel partito: «Non ho mai chiesto né aspirato ad incarichi di partito».
Quindi la vicenda di villa San Martino, sulla quale nega frizioni con la famiglia. «Ammetto che sorrido – anche se è una cosa che mi risulta difficile in questo momento – quando leggo fantasiosi articoli di stampa. La categorica smentita della famiglia Berlusconi vale più di qualsiasi infondato pettegolezzo». Parla degli «amati figli» del Cavaliere ai quali, assicura, «resto legata da sentimenti di stima ed affetto sinceri e profondi». Nessun trasloco, insomma, almeno per il momento. Anche se chi in Fi conosce bene le dinamiche di Arcore invita a leggere bene tra le righe: Fascina non ha detto che non andrà via, ha ricordato la smentita della famiglia Berlusconi rispetto alle voci che parlavano di una sorta di invito ad andarsene. «Ma questo non significa che non sarà lei, magari tra qualche mese, a decidere di lasciare villa San Martino». —