Corriere della Sera, 28 ottobre 2023
La secchiona labourista che copia da Wikipedia
Da Cancelliera di ferro a regina del copia e incolla. Rachel Reeves è la prima donna che assumerà la guida dell’economia britannica, dopo la pressoché scontata vittoria laburista alle elezioni dell’anno prossimo: e per questo qualche mese fa il settimanale New Statesman ha incoronato la Cancelliera ombra dello Scacchiere (in Gran Bretagna il chancellor of the Exchequer è titolare del Tesoro) quale personaggio più potente della sinistra britannica, davanti allo stesso leader laburista Keir Starmer.
Ma adesso Reeves è incappata in un brutto scivolone che getta un’ombra non solo sul suo immacolato curriculum, ma anche sul suo futuro di donna di governo: il Financial Times ha infatti scoperto che interi passaggi del libro da lei appena pubblicato sono stati presi di peso da Wikipedia e da altre fonti non citate. I brani incriminati sono almeno venti e sono copiati parola per parola non solo dall’enciclopedia online, ma anche da blog, articoli di giornale e interventi di colleghi parlamentari. Una prima reazione, da parte di un suo portavoce, ha parlato di «errori involontari» che «saranno rettificati nelle future ristampe». E la casa editrice ha cercato di correre ai ripari, ammettendo che «quelle frasi avrebbero dovuto essere riscritte e appropriatamente citate. Riconosciamo che questo non è avvenuto in tutti i casi». Ma alla fine Reeves si è arresa: «Alzo le mani – ha detto – è il mio libro, c’è il mio nome sulla copertina e c’erano cose nel libro che avrebbero dovuto essere citate in modo appropriato. Scriverlo mentre facevo anche il mio lavoro è stata una sfida».
Il ruolo
Un colpo alla reputazione di quella che è considerata la «ministra del Tesoro in pectore»
A sua parziale discolpa c’è forse il fatto che nella stesura, come spesso accade, la Cancelliera ombra è stata aiutata da due assistenti che si sono occupati soprattutto delle ricerche di materiale biografico, che è quello che appare essere stato copiato. Il libro, intitolato «Le donne che hanno fatto l’economia», è infatti un excursus sulle figure femminili che hanno più contribuito alla «scienza triste»: ma l’ironia è che il filo conduttore del volume è il fatto che quei contributi sono stati spesso trascurati e che gli economisti maschi hanno finito per appropriarsene indebitamente. Chi di spada ferisce di spada perisce, verrebbe da dire.
E infatti i giornali filo-conservatori sono andati a nozze col caso e hanno pubblicato gli estratti del libro a fianco dei testi originali saccheggiati. E lo stesso presidente del partito conservatore, Greg Hands, ha parlato di un fatto «potenzialmente molto grave» e ha ricordato come in passato ministri del governo tedesco si siano dovuti dimettere perché colti in flagrante plagio. Qualunque siano le conseguenze, per Rachel Reeves è un brutto inciampo: lei si era guadagnata l’appellativo di «Cancelliera di ferro» per aver promesso una rigida disciplina di bilancio una volta al governo e aveva ottenuto l’en dorsement pubblico dell’ex governatore della Banca d’Inghilterra, Mark Carney.
Per una seria economista come lei con la fama di gran secchiona, il copia e incolla non è un peccato veniale.