Corriere della Sera, 28 ottobre 2023
La corsa per gli Uffizi
Si terranno il 29 novembre i colloqui per individuare, tra una lista di dieci candidati scelti per il momento in base ai loro curricula, il prossimo direttore delle Gallerie degli Uffizi.
Ad aver passato la prima selezione sono Stefano Casciu, attuale direttore del Polo Regionale della Toscana che non ha mai fatto mistero di voler chiudere la sua carriera di storico dell’arte salendo sullo scranno di uno dei più prestigiosi musei d’Italia. In corsa anche Cristiana Collu, cagliaritana, ex direttrice del Mart di Rovereto e anche alla guida, dal 2015, della Galleria d’Arte Moderna di Roma e Andreina Contessa, alla guida del museo e del Parco del Castello di Miramare a Trieste e della Direzione Regionale Musei Friuli Venezia Giulia. Si sono candidate a dirigere gli Uffizi anche Paola D’Agostino in uscita dai musei del Bargello e come lei anche Cecilie Hollberg che a giugno prossimo dovrà lasciare lo scettro di comando della Galleria dell’Accademia. E c’è anche Paolo Giulierini, osannato a Napoli per i suoi 8 anni alla guida del Mann (il museo archeologico nazionale), che non ha mai fatto mistero di non voler lasciare anche mantenendo un incarico di consulenza. Giulierini, tra i nomi dei candidati agli Uffizi, in questi ultimi mesi era stato più volte nominato come quello con più chance (vedremo). Se la dovrà vedere anche con Edith Gabrielli, attuale direttrice del Vittoriano e di Palazzo Venezia a Roma, autrice di vari libri sulla pittura del Rinascimento nell’Italia centro-settentrionale e già soprintendente per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte e direttrice del Polo Museale del Lazio. A dare filo da torcere a questi candidati anche Marco Pierini, senese, direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria e in precedenza alla guida della Galleria Civica di Modena, del Centro d’Arte Contemporanea Palazzo delle Papesse di Siena e del Museo Diocesano di Pienza. C’è anche Simone Verde, infine tra gli aspiranti direttori degli Uffizi: lui che oggi è responsabile della ricerca scientifica al Louvre di Abu Dhabi è anche membro del Consiglio di amministrazione del Museo di Capodimonte ed è uno studioso delle politiche culturali in Italia e in Francia dove ha studiato oltre che di quelle comunitarie; ha anche scritto per Huffington Post, l’Unità, Il Fatto quotidiano e il Manifesto. Tra i non ammessi al colloquio c’è Sergio Risalti, attuale direttore del Museo Novecento che aveva dichiarato di ambire alla direzione delle Gallerie, anche se il suo sogno è più legato all gestione della Galleria dell’Accademia o del Bargello per la ricchezza di opere michelangiolesche nei due complessi.
Se questa è la teoria di 10 nomi che si contenderanno gli Uffizi c’è ancora da segnalare che alcuni «nostri» direttori – nostri perché alla guida di istituzioni culturali fiorentine – concorrono, e duque dovranno fare colloqui, anche per altri musei. Cecile Hollberg, alla guida dell’Accademia del David e dei Prigioni si candida a guidare anche il Museo e Real Bosco di Capodimonte oggi diretto da Sylvain Bellenger (anche lui vorrebbe restare in qualche modo con qualche consulenza), così come Eike Schmidt. L’attuale direttore degli Uffizi è dato tra i favoriti per prendere il timone del museo napoletano anche se di lui in questi mesi si è parlato per un consulenza sulla gestione dei lavori del Corridoio Vasariano. Paola D’Agostino, infine, oltre che aver fatto domanda per gli Uffizi, si è candidata – ed è stata ammessa agli orali – anche per dirigere le Gallerie Estensi a Ferrara, dirette da Martina Bagnoli fino a ora e le Gallerie Nazionale di Arte Antica di Palazzo Barberini a Roma che oggi sono guidate da Flaminia Gennari Santori. Infine si candida alla direzione della Pinacoteca di Brera, che verrà lasciata vacante da James Bradburne, già numero uno di Palazzo Strozzi, Emanuela Daffra soprintendente ad interim dell’Opificio delle Pietre Dure.