Corriere della Sera, 26 ottobre 2023
Di Battista star dei social arabi con la difesa di Gaza
MILANO Un milione di like in poche ore. Numeri da capogiro sui social. E stavolta i militanti del Movimento che ancora lo stimano non hanno un ruolo in questa storia. Già, perché gli apprezzamenti arrivano dal mondo arabo. Alessandro Di Battista si trova catapultato a livello di star dei social arabi dopo che su Tik Tok è stata postata una parte del suo intervento (sottotitolato con scritte bianche su fondi rossi e arancioni) a Di Martedì su La7. «Vergognatevi! Perché state in silenzio su Gaza?», attacca Di Battista in studio. Lo scontro è con un altro ex parlamentare, Italo Bocchino, ora direttore editoriale del Secolo d’Italia. I toni sono accesi. L’argomento, ovviamente, è quello che sta accadendo in Medio Oriente. Nei giorni scorsi, anche fonti dell’Autorità palestinese avevano lamentato «l’ambiguità» del governo italiano nel condannare, dopo il massacro d’israeliani nei kibbutz, anche le bombe sulla Striscia.
Lo scontro tra Italo Bocchino e Alessandro Di Battista su La7 durante una puntata sul Medio Oriente è stato totale. «Giustamente parla dell’ospedale Di Battista, è una cosa che a me colpisce nel cuore, ma Di Battista dimentica che prima qualcuno ha sgozzato i bambini, li ha rapiti. Stiamo parlando di un’aggressione di un’organizzazione terroristica contro l’unica democrazia del Medio Oriente», dice Bocchino.
«Ho condannato immediatamente l’attentato terroristico di Hamas. Per quale motivo non avete speso in 17 anni una parola contro un’occupazione militare, contro un carcere a cielo aperto che è un lager che subisce una popolazione che è la più dimenticata del pianeta?», sostiene l’ex M5S. Che punge: «Quando non si hanno argomenti, si giudica l’opinione altrui come performance teatrali. Questo è piuttosto avvilente e puerile. È un comportamento adolescenziale che non le fa onore». E Bocchino: «Stai con la democrazia o con Hamas? Dove stai ? Rispondi se hai le p... rispondi». Giovanni Floris a questo punto chiede ai tecnici di abbassare l’audio.
Il video postato su TikTok diventa virale in pochissimo tempo, sostenuto e rilanciato dal mondo filo-palestinese. Di Battista, che in queste settimane è impegnato nel lancio dei gruppi territoriali (sono 78 al momento) della sua associazione «Schierarsi», sui suoi social ricorda: «Già nel maggio 2021 denunciavo in tv la prigione di Gaza».