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 2023  settembre 01 Venerdì calendario

Obituaries di agosto 2023

Obituaries di agosto 2023Tra i morti di quest’ultimo mese (31 luglio-30 agosto):Francesco Alberoni, sociologo dell’amore (93 anni). Era divenuto una star della cultura nel 1979, quando uscì Innamoramento e amore; Bob Barker, presentatore tv americano (99 anni). Per 35 anni ha condotto il game show americano The Price Is Right, il nostro Ok, il prezzo è giusto. Ha vinto 19 premi Emmy nel corso di una carriera radiofonica e televisiva durata sessant’anni; Howard Becker, sociologo americano (95 anni). Studioso della devianza, autore di Outsiders (1963); Hélène Carrère d’Encausse, storica e politica francese (94 anni). Prima donna alla guida dell’Académie française, grande esperta di storia della Russia zarista e sovietica. Madre di Emmanuel Carrère; Giacomo Chiapparini, imprenditore agricolo (75 anni). Morto schiacciato sotto il peso di 25mila forme di Grana Padano nel suo caseificio di Romano di Lombardia, nel Bergamasco; Angus Cloud, attore americano (25 anni). Star della serie tv Euphoria, morto di overdose; Roberto Colaninno, imprenditore (80 anni). Sarà probabilmente ricordato per l’Opa da 100mila miliardi delle vecchie lire che portò i cosiddetti “capitani coraggiosi” (copyright D’Alema), a conquistare quella Telecom che da poco lo Stato aveva privatizzato; Nicola Conte, padre dell’ex premier Giuseppe Conte (93 anni). Era stato segretario comunale di San Giovanni Rotondo; Toto Cutugno, cantante (80 anni), l’italiano che era fiero di esserlo; Luca Di Meo, scrittore (59 anni). Noto per aver fatto parte del collettivo artistico Wu Ming e ancor prima del Luther Blisset Project; Maria Di Valerio, la vedova bambina di Marcinelle (85 anni). Suo marito, Camillo Iezzi, era uno dei 136 emigrati italiani che morirono nel disastro in miniera dell’8 agosto 1956; Rodolfo Dordoni, architetto e designer (69 anni). Progettava tra gli altri i negozi per D&G; Elisabeth Lardschneider, climber altoatesina della squadra nazionale italiana giovanile di arrampicata sportiva (20 anni),. Precipitata mentre scalava l’Himalaya; Jango Edwards, il clown più famoso e spericolato del mondo (73 anni). Ammirato, tra gli altri, dalla regina d’Olanda, Salvador Dalì, Catherine Deneuve, Federico Fellini, Francis Ford Coppola, i Rolling Stones; Lorenzo Ercole, imprenditore (84 anni). Presidente della Saclà, celebre fabbrica di olive. Negli anni Sessanta, assieme al padre, ne aveva guidato l’espansione anche grazie alla pubblicità. Famoso lo spot su Carosello con lo slogan “Olivolì Olivolà, oliva Saclà!”; Roland Freeman, fotografo statunitense (87 anni). Ha documentato per più di mezzo secolo la vita degli afroamericani; William Friedkin, regista statunitense (87 anni). Diresse L’esorcista e Il braccio violento della legge con cui vinse l’Oscar nel 1971; Peppino Gagliardi, mito della canzone napoletana (83 anni); Marcello Gallo, decano dei giuristi italiani (99 anni). Accademico dei Lincei, ordinario di Diritto penale all’Università di Urbino a soli 28 anni, insegnò a Torino e alla Sapienza di Roma. Assessore nelle file Dc a Torino negli anni ’60, fu eletto senatore nel 1983 per la Dc, e fu riconfermato nel 1987; Jean-Louis Georgelin, ex capo di Stato maggiore francese (74 anni). Coordinò i lavori di ricostruzione della cattedrale di Notre-Dame, a Parigi. Morto in un incidente durante un’escursione nei Pirenei. Samuele Guagnano, alpinista di Modena (26 anni). Ucciso da un masso caduto mentre scalava il Monte Legnone (Morbegno). Volo in un burrone profondo più di 100 metri; Riccardo Laganà, giornalista, consigliere di amministrazione Rai (48 anni). Infarto; Rémi Lucidi, acrobata francese (30 anni). Precipitato dal 68° piano di un grattacielo di Hong Kong; Daniela Mazzacane, giornalista Tv di Telenorba (59 anni); Carlo Mazzone, ex allenatore (86 anni). Aveva il record di panchine in Serie A: 792 Giuseppe Montanari, storico disegnatore emiliano di Dylan Dog (86 anni). Era entrato stabilmente nella scuderia Bonelli alla fine degli anni Settanta ed era poi diventato, in tandem con Ernesto Grassani, uno dei disegnatori più noti, a partire dalle pagine di Le notti della Luna piena; Seiichi Morimura, scrittore giapponese (90 anni). Era l’autore di La gola del Diavolo (1981), saggio con cui aveva rivelato le atrocità commesse dall’Unità 731 dell’esercito imperiale giapponese durante la seconda guerra sino-giapponese; Michela Murgia, scrittrice (51 anni). Morta in pubblico, uccisa dal suo tumore ai reni; Claude Ruiz Picasso, fotografo e fotoreporter, figlio di Pablo Picasso e della pittrice francese Françoise Gilot (76 anni). Nel 1970 aveva fatto causa per essere riconosciuto come figlio legittimo. Dal 1989 allo scorso luglio aveva amministrato il patrimonio del padre, gestendone i diritti; Evgenij Viktorovič Prigožin, capo dei mercenari della Wagner (62 anni). Per anni noto come chef di Putin, precipitato in aereo due mesi dopo aver tentato una marcia su Mosca. Bryan Randall, fotografo (57 anni). Compagno di Sandra Bullock: lottava da anni contro la sclerosi multipla, ma non ne aveva mai parlato in pubblico; Jørn Riel, scrittore danese (92 anni). Etnologo ed esploratore, inviato dell’Onu in Medio ed Estremo Oriente, parlava eschimese e tailandese; Luca Giuseppe Reale Ruffino, presidente e ad di Visibilia (60 anni). Morto suicida con un colpo di pistola in testa. Non aveva problemi di salute. Aveva salvato la casa editrice della Santanché. Gli inquirenti indagano; Alberto Rinaldi, baritono (84 anni); Sixto Rodriguez, cantante americano (81 anni). Divenuto, con Sugar Man, simbolo della lotta contro l’apartheid. Ma a sua insaputa; Robbie Robertson, musicista americano (80 anni). Colto pioniere del rock che stregò Dylan e Scorsese; Ermanno Salvaterra, guida alpina e maestro di sci (68 anni). Campione del chilometro lanciato, precipitato dal Campanile Alto, pinnacolo di roccia sospeso tra Madonna di Campiglio e Molveno; Zhanna Samsonova, influencer russa (39 anni). Uccisa dalla dieta da lei sponsorizzata, tutta basata su semi e succhi di frutta; Edrissa “Idris” Sanneh, giornalista (72 anni). Juventino sfegatato e opinionista folkloristico in Quelli che il calcio di Fabio Fazio; Renata Scotto, soprano (89 anni). Una delle più grandi interpreti della scena operistica mondiale del Novecento; Bruno Segre, filosofo e saggista (93 anni). Studioso della persecuzione antiebraica e della Shoah Mario Tronti, filosofo (92 anni). Massimo teorico dell’operaismo; Adrienne Vaughan, presidente della casa editrice che ha pubblicato anche i romanzi di Harry Potter (45 anni). Morta durante una gita in barca, quando lo skipper del gozzo preso a nolo, ubriaco e drogato, s’è scontrato ad amalfi con un veliero di 40 metri ad Amalfi; Fernando Villavicencio, giornalista, esponente del Movimiento construye in Ecuador (62 anni). Morto ammazzato dai narcos per essersi candidato alla presidenza; John Warnock, presidente del Consiglio di amministrazione di Adobe (82 anni). L’uomo che inventò il Pdf; Diego Zanesco, guida alpina dell’Alto Adige (62 anni). Precipitato dalla Tofana di Rozes (62 anni). A luglio aveva accompagnato Oliver Stone e sua moglie Sun-jung Jung tra i valloni e le rocce del Lagazuoi; Tonino Zorzi, allenatore di pallacanesto (88 anni). Era il “Paròn” del basket italiano.
Obituaries di ieriJan Jongbloed (1940-2023). Portiere della Nazionale olandese di calcio protagonista con Cruijff di due finali mondiali nel 1974 e 1978. « Una carriera lunghissima la sua. Jongbloeb aveva nel suo curriculum 686 partite ai massimi livelli ed era il secondo calciatore con più partite nella storia dell’Eredivisie, alle spalle di Pim Doesburg (687 match). È stato anche il giocatore più anziano di sempre a prendere parte a una gara del massimo campionato olandese (44 anni). Lui, che stravolse il ruolo del portiere, diventando il primo numero uno (anche se in Nazionale giocava con la 8) a giocare insieme ai propri difensori, partecipando in maniera attiva all’azione così come voleva il calcio totale di Johan Cruijff. Jongbloed è il quinto giocatore della leggendaria Nazionale olandese che perse la finale dei Mondiali del 1974 contro la Germania Ovest a morire. Prima di lui lo stesso Johan Cruijff, poi Wim Suurbier, Rob Rensenbrink e Wim Jansen. Questi ultimi tre parteciparono anche alla finale del 1978, persa a Buenos Aires (supplementari fatali contro l’Argentina). Con Jongbloed, tutti e tre i portieri della squadra del 1978 sono morti. L’anno scorso l’addio a Piet Schrijvers, tre anni fa quello a Pim Doesburg» [Golia, CdS].