Anteprima, 15 settembre 2023
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Biografia di Renato Calligaro
Renato Calligaro (1928-2023). Pittore, grafico e vignettista di satira politica. «Calligaro ha trascorso l’infanzia a Buenos Aires, dove era emigrata la sua famiglia. Dopo essere rientrato in Italia nel 1937, per studiare, si trasferì nuovamente in Argentina, e poi in Brasile, nel dopoguerra. A San Paolo ha iniziato a lavorare in pubblicità, come grafico e illustratore, per sostenere la sua attività pittorica. Dopo il colpo di Stato brasiliano del 1964, tornò a vivere in Italia, nella sua città natale. La stessa in cui è morto. La sua ricerca, iniziata negli anni Quaranta, lo ha portato a esplorare più mondi, aprendo la strada a nuovi modi di intendere la narrazione per immagini. «“È stato un grande artista e intellettuale e con la sua indagine sul fumetto ha saputo vedere le potenzialità di questo linguaggio£, ricorda Paola Bristot, docente di Storia dell’Arte contemporanea all’Accademia di Belle Arti di Venezia e curatrice, con Vania Gransinigh e Vanja Strukelj, dell’ultima retrospettiva su Calligaro, Il linguaggio visivo come avventura, a Udine. Del fumetto, ricorda Bristot, seppe esplorare prima di tutto “l’accezione pittorica”, con “elaborazioni complesse, affascinanti e visionarie”. Il suo capolavoro è Poema Barocco, fitto di citazioni e riferimenti alla storia dell’arte. E poi c’è la sua produzione satirica, dalla valenza politica e militante. Ma, precisa la docente, “anche nelle vignette del suo personaggio più celebre, Donna Celeste, è riuscito a rompere schemi”. Il fumettista e illustratore Lorenzo Mattotti ricorda Calligaro come un autentico punto di riferimento: “È grazie a lui che ho iniziato a riflettere sulla possibilità di fare poesia per immagini”. “Mi faceva ragionare sul linguaggio, sulla possibilità di allargarlo, arricchirlo. Continuava a dirmi ciò che non volevo sentirmi dire: perciò era un vero maestro”. Mattotti enfatizza il carattere pionieristico del lavoro di Calligaro: “Le sue opere sono quasi fuori dal tempo. Ancora oggi all’avanguardia. Purtroppo, non sono conosciute come dovrebbero”. “Ha esplorato zone che pochi hanno avuto il coraggio di esplorare”, conclude» [Chiara Sevegnini, CdS].