ItaliaOggi, 24 ottobre 2023
Periscopio
La bambina: Fascisti, razzisti, incompetenti. Com’è stato possibile tutto questo? Bobo: Be’, sai, mi stava sulle balle Renzi... Una vignetta di Sergio Staino, scomparso a 83 anni il 21 ottobre 2023.
Guerra in Medio Oriente, fallito il vertice del Cairo: salta la dichiarazione finale per la pace. Titolo del Giornale di Sicilia.
Non c’è altra soluzione se non l’ingresso a Gaza. Negli ultimi 10 anni Israele ha risposto agli attacchi di Hamas con i bombardamenti e Hamas ha continuato a crescere, organizzarsi, coordinarsi. Solo entrando nella Striscia, lo stato ebraico ha la possibilità di fermare [i] terroristi. Negli scenari più ottimistici, l’eliminazione di Hamas povrebbe portare alla creazione d’una nuova realtà politica. Micol Flammini, il Foglio.
Negli anni settanta, scrive lo storico Efraim Karsh, Gaza e Cisgiordania «costituivano la quarta economia in più rapida crescita al mondo, davanti a Hong Kong, Singapore e la Corea, e sostanzialmente davanti allo stesso Israele». Medicina, elettricità, scuole, alfabetizzazione: tutto fioriva. Daniel Pipes (Mailing List di Daniel Pipes).
Missioni e iniziative parlamentari, una foto con Giuseppe Conte, i post sul blog di Grillo. E poi Stefania Ascari, deputata di riferimento. Il tutto nonostante le segnalazioni dell’Antiriciclaggio e le accuse dell’intelligence israeliana di raccogliere fondi per finanziare Hamas. È il caso della onlus Abspp (Associazione benefica di solidarietà con il popolo palestinese) di Mohammad Hannoun e Sulaiman Hijazi. Simone Canettieri, il Foglio.
Altro sabato di proteste a favore dei terroristi islamici. Milano: «Fateci uccidere gl’israeliani». Titolo di Libero.
L’antisemitismo è d’una parte piccola e incivile della sinistra, e minaccia seriamente di collimare con l’idea dell’ebreo plutocrate tanto cara ai fascisti. Michele Serra (Marianna Rizzini, il Foglio).
Per me è molto più facile parlare con i palestinesi che con la sinistra europea propalestinese. Amos Oz (da HuffPost).
La letteratura non ha ricette per combattere l’estremismo, se non mostrare il mondo come un luogo ricco e complesso, d’apertura e varietà e tolleranza: l’opposto d’una visione ristretta e fanatica. Non esiste un buon libro fanatico. A che cosa servono Alice nel paese delle meraviglie, La signora Dalloway o Il signore degli anelli? A creare bellezza. (…) Non mi piacciono i libri che mi dicono cosa pensare. Salman Rushdie (Cristina Taglietti, Corriere della Sera).
Nella tradizione ebraica, legge e letteratura hanno un rapporto dialettico, modulandosi e alternandosi a vicenda. Quando la legge fallisce, le parabole indicano la via. Quando le storie tacciono, la legge prende la parola. Linda Kinstler, Il contrario dell’Olocausto, Einaudi 2023.
L’Ucraina dovrebbe ricevere 60 miliardi di dollari dagli USA, secondo i piani di Biden. (…) Anche dalla Nato arrivano rassicurazioni: «Disponiamo di risorse sufficienti per sostenere sia Israele sia l’Ucraina». repubblica.it
Distruggeremo Hamas e poi ci assicureremo che l’Ucraina vinca contro la Russia perché la Russia sostiene Hamas e il genocidio di Israele. La Russia pagherà. Amir Weitmann, membro del Likud (dal Foglio).
Quando qualcuno dice che gli ucraini dovrebbero esserci più riconoscenti, io rispondo che dovremmo chiedere scusa per averli obbligati a firmare accordi come quello di Budapest nel ’93, quando hanno rinunciato alle armi nucleari dietro la promessa che li avremmo difesi. La stessa cosa è successa nel 2014. Per questo non chiederò mai all’Ucraina di dire grazie. L’unica cosa che posso fare è chiedere scusa. Gabrielius Landsbergis, ministro degli esteri lituano (Monica Ricci Sargentini, Corriere della Sera).
Siamo stati fin qui quasi soltanto «consumatori» di sicurezza (fornita dagli americani). Dobbiamo cominciare a produrne, in quantità adeguata, anche noi. E non basteranno, allo scopo, gli Stati nazionali. Per produrre sicurezza, in modo davvero efficiente e utile per tutti, dovremo mettere in comune idee, organizzazione e risorse. Sempre che gli europei si convincano che l’alternativa è esporsi a pericoli mortali. Angelo Panebianco, Corriere della Sera.
Un tempo, a casa di Silvana Saguto, la giudice più potente dell’antimafia, c’era un gran via vai di fedelissimi. Ieri pomeriggio sono arrivati i finanzieri del nucleo di polizia economico finanziaria per arrestare l’ormai ex magistrata, radiata dall’ordine giudiziario per lo scempio fatto dei beni sequestrati. Lei non c’era: si era fatta ricoverare in una clinica privata. È stata comunque accompagnata in carcere. La Corte di Cassazione ha confermato le accuse più gravi: corruzione e concussione. Silvana Saguto deve scontare 7 anni e 10 mesi di condanna già definitiva. Salvo Parazzolo, repubblica.it.
Se Giambruno non avesse ambìto a un ruolo pubblico, smaniando per stare in scena invece che fuori scena, nessuna delle polemiche degli ultimi mesi sarebbe esistita, e Giorgia Meloni magari avrebbe potuto continuare a pazientare, come chiunque di noi abbia un cretino per casa ma non il ricarico di venirne umiliata in pubblico. Guia Soncini, Linkiesta.
La mia relazione con Andrea Giambruno finisce qui. Giorgia Meloni.
Dio, Patria e... Dal web.
Il 4 novembre la Lega manifesterà a Milano «In nome d’Oriana Fallaci per difendere l’Occidente». Ansa.
[Negli Stati Uniti] Biden spiega che «Hamas e Putin rappresentano minacce diverse, ma hanno questo in comune: entrambi vogliono annientare completamente una democrazia vicina». Ricorda «le fosse comuni, i corpi ritrovati con segni di tortura, gli stupri usati come arma di guerra dai russi e le migliaia e migliaia di bambini ucraini portati con la forza in Russia, sottratti ai loro genitori». Ricorda anche che «l’Iran sostiene la Russia in Ucraina e sostiene Hamas e altri gruppi terroristici nella regione», tracciando una chiara linea di demarcazione tra chi combatte per la libertà e chi combatte per la tirannia. [Da noi] Salvini, nella sua ultima incarnazione euro-atlantista, scopre improvvisamente (…) «le conquiste e i diritti fondamentali che qualificano l’Occidente» al solo scopo di scavalcare un’altra volta gli alleati sul terreno dell’irresponsabilità e strappare così qualche altro punto nei sondaggi. Francesco Cundari, Linkiesta.
L’ambizione è figlia della vanità che si è montata la testa. Roberto Gervaso.