Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2023  ottobre 22 Domenica calendario

Cari skipass

Caro sci. Skipass, da giornalieri a stagionali, con aumenti oltre l’inflazione. Quanto accade sulle Dolomitie in Valle d’Aosta può essere esteso a tutto l’arco alpino: in due anni prezzi che salgono del 15-20 per cento. Gli stagionali hanno incrementi tra il 5 e il 6,5% rispetto al 2022, ma sui giornalieri gli aumenti superano anche il 10%.«Lo sci non sarà mai più uno sport di massa», avverte Giorgio Munari, amministratore delegato di Monterosaski, che offre impianti per piste tra Valle d’Aosta e Piemonte. Più i comprensori sono grandi e più gli aumenti sono sensibili. La soluzione? Le piccole stazioni, accontentandosi di meno chilometri di piste. Le bollette e i costi della manutenzione degli impianti, funzionali a una maggiore sicurezza, fanno la differenza. In seguito a pandemia e guerra, l’energia è aumentata di quattro volte e i pezzi di ricambio per gli impianti del 60%. In più c’è da tener conto del territorio. L’esempio tra Cervinia e Zermatt (divise dal Cervino ma collegate da impianti) è esemplare. «A Zermatt – dice Munari – il biglietto costa il 20% in più. Fa la differenza il territorio, la qualità complessiva del territorio».Nell’enorme comprensorio SuperskiDolomiti i giornalieri costeranno 80 euro, 6 in più rispetto allo scorso anno, e gli stagionali 990 (40 in più). Poi ci sono gli sconti, certo, per gli over 65 e i bambini. A Madonna di Campiglio e nel comprensorio collegato, da Pinzolo a Folgarida-Marilleva e Peio, il giornaliero va da 72 euro in bassa stagione a 79, con un aumento di 10 euro rispetto allo scorso anno. Sciare nel comprensorio Paganella costerà 68 euro al giorno nelle vacanze natalizie, 62 in bassa stagione. Meno caro il biglietto a Ponte di Legno-Tonale, tra Trentino e Lombardia: 56 euro.In Valle d’Aosta, nel Monterosaski si sale dai 60 euro del giornaliero 2022 ai 65 attuali. A Courmayeur si oscilla tra i 59 e i 65, a Cervinia tra i 47 e i 53; a La Thuile tra 50 e 55 e a Pila 53. A Valtournenche (con meno piste) tra i 31,50 e i 33,50. Fanno un salto del 6,5% gli skipass per l’intera stagione (dal 14 ottobre al 5 maggio 2024): 1.370 euro (84 in più rispetto al 2022) con piste anche di La Rosière, in Savoia, collegata a La Thuile e nella piemontese Alagna Valsesia (Monterosaski). Per poter sciare anche a Zermatt il prezzo balza a 1.617 euro (99 in più rispetto allo scorso anno).Sciare in Alta Valle di Susa nel comprensorio Vialattea (Sestriere, Cesana e Claviere, Pragelato e Sansicario, Sauze e anche il Monginevro) costerà 50 euro al giorno in alta stagione (dal 23 dicembre al 7 gennaio e dal 3 febbraio al 3 marzo) e 48 in bassa stagione (dal 7 al 22 dicembre, dall’8 gennaio al 2 febbraio e dal 4 marzo al 7 aprile). Si risparmia un euro con l’acquisto online. Un anno fa lo ski pass costava 44 euro. «I costi sono lievitati – dice Giovanni Brasso, presidente di Sestrieres spa –. Tre anni fa la revisione degli impianti costava 400 mila euro, oggi 650 mila. Di corrente elettrica abbiamo speso circa un milione e mezzo e, sui 30 milioni incassati, tre se ne sono andati per le tasse, altri per pagare l’ottantina di dipendenti e 300 stagionali e altri 4 li abbiamo reinvestiti per offrire nuovi servizi e potenziare l’innevamento artificiale».A Bardonecchia il giornaliero salirà da 44 a 46 euro. «Il 5% in più della scorsa stagione con l’inflazione che è al 10% – calcola Nicola Bosticco, ad della società Colomion –. Il nostro obiettivo è garantire le presenze anche in settimana e non solo nel weekend perché abbiamo 3.500 posti letto negli alberghi e un migliaio con gli affitti Airbnb. Chiediamo allo Stato e alla Regione di investire per fare in modo che gli utenti possano soggiornare a prezzi concorrenziali». Va invece controtendenza Limone Piemonte, nel Cuneese, dove i prezzi del giornaliero sono rimasti quelli di un anno fa: 41 euro online e 43 alle casse. «È per riconquistare anche un po’ di clientela visto che, il prossimo anno, riaprirà il Colle di Tenda – spiega Fulvio Dalmasso, direttore della società Lift degli impianti –. Meglio venire un po’ incontro alle famiglie già costrette ad affrontare molte spese».Di rincari e nuovi servizi per la montagna si parlerà a ModenaFiere, dal 27 al 29 ottobre all’evento «Skipass-Una montagna di passioni», il più importante salone italiano dedicato alla montagna e alla neve dove ci saranno tour operator, operatori del settore turistico e Skipass Panorama Turismo – Osservatorio Italiano del Turismo Montano che raccoglierà dati, statistiche e informazioni sulla stagione invernale 2023-2024