Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2023  ottobre 20 Venerdì calendario

Di educazione finanziaria nessuno sa un tubo


In Italia si stima che il 30% della popolazione tra i 25 e i 65 anni abbia limitazioni nella comprensione, lettura e calcolo. C’è un analfabetismo di ritorno che deve essere combattuto. Occorre lo stesso vigore per contrastare una storica e strutturata inadeguatezza nell’educazione finanziaria. L’ultimo report compilato dalla Banca d’Italia in tema di financial literacy (come dicono le ricerche internazionali che parlano di educazione finanziaria) ci dice di un lieve miglioramento, nel 2023, rispetto al 2020; pur rimanendo su livelli bassi, il voto è lievemente salito (da 10,2 nel 2020 a 10,6 nel 2023, su una scala da 0 a 20). Comportamenti (gestione delle risorse finanziare) e atteggiamenti (orientamento al risparmio) segnano qualche segno positivo in più, mentre le conoscenze (sui concetti base come l’inflazione, il tasso di interesse semplice e composto e la diversificazione del rischio) sono rimaste sostanzialmente stazionarie rispetto al 2020. Insufficienti. Nei Paesi europei va meglio? In parte sì. L’ultima indagine Eurobarometro sull’alfabetizzazione finanziaria nell’Ue segnala che in quattro Stati – Paesi Bassi, Svezia, Danimarca e Slovenia il 25% degli intervistati dimostra alti livelli di consapevolezza finanziaria, contro una media del 18% degli altri Paesi Ue. L’Italia è sotto media, con performance che sono circa la metà dei primi Paesi europei. I risultati evidenziano in Italia come in Europa – la necessità che l’educazione finanziaria sia mirata su gruppi particolari, tra cui le donne, i giovani, le persone con redditi più bassi e le persone con livelli di istruzione inferiori, che tendono a essere mediamente meno alfabetizzate sul piano finanziario rispetto ad altri gruppi. Non solo, l’educazione finanziaria ha bisogno di essere compresa come un fattore complesso: si deve sapere come investire, come risparmiare, come prepararsi un futuro previdenziale e come educarsi agli strumenti assicurativi. Nei programmi del mese dell’educazione finanziaria in Italia sono stati compresi tre importanti appuntamenti: la Settimana mondiale dell’investitore (World Investor Week, promossa dalla International Organization of Securities Commissions), dal 2 all’8 ottobre, la Settimana dell’educazione previdenziale, dal 9 al 14 ottobre e la Giornata dell’educazione assicurativa, ieri 19 ottobre. Un impegno che coinvolge anche Ania. Come ha ricordato la presidente Maria Bianca Farina continueremo con impegno a rafforzare l’educazione finanziaria dei giovani, purtroppo poco diffusa in Italia, benché fondamentale per interpretare e guidare correttamente le scelte necessarie e i cambiamenti ineludibili della nostra storia. Sono convinta, più che mai, che la nostra industria darà un grandissimo contributo e sarà protagonista del prossimo futuro. Infatti, anche quest’anno il Forum Ania-Consumatori ha partecipato attivamente al Mese dell’Educazione Finanziaria, promuovendo nove eventi. Sei conferenze didattiche online con il coinvolgimento degli esperti dell’Associazione Europea per l’Educazione Economica (Aeee-Italia), finalizzate a sensibilizzare gli studenti degli istituti superiori sulla gestione dei rischi nel corso della vita e su come le assicurazioni possano tutelarli. Ecco i titoli degli incontri: Impariamo a leggere i dati: le differenze fra maschi e femmine nell’avversione al rischio, Pensare alla pensione da adolescenti? Si può e si deve, Come si risponde a uno shock finanziario? Case histories vere e studi sociologici”, Informazione e rischio, Come funziona un’assicurazione, Rischio reale e rischio percepito: il ruolo dell’irrazionalità nella finanza comportamentale. Nell’ambito delle iniziative una segnalazione particolare alla conferenza presso l’Istituto Tecnico Economico di Lodi dal titolo Cosa sai di finanza e assicurazioni? Investi nel tuo futuro!, organizzata in collaborazione con gli esperti de Il Valore Conta, piattaforma digitale di educazione finanziaria, per analizzare i concetti di rischio e di assicurazione come investimento. L’educazione assicurativa è un capitolo essenziale in una complessiva educazione al rischio, e al rischio finanziario in particolare. Nostro malgrado abbiamo scoperto di essere esposti a rischi inimmaginabili. Negli ultimi tre anni prima la pandemia, poi la guerra in Ucraina ci hanno fatto dubitare di vivere nel migliore dei mondi possibili. Di certo si tratta di un mondo dove conviviamo con il rischio sanitario, bellico, ma anche sismico e idrogeologico che si trasforma sempre in un fattore economico e finanziario, sia che si cerchino risorse e prestiti, sia che si cerchino le migliori opportunità di investimento. Alcune delle iniziative del Forum Ania-Consumatori sono state programmate ieri nel corso della Giornata dell’educazione assicurativa. In particolare, uno spettacolo divulgativo per ragazzi il Digital live talk Non capita Ma se capita? – incentrato sui temi del rischio, della protezione e dell’assicurazione a cura della società di comunicazione e divulgazione scientifica Taxi1729. Più rivolto a un pubblico di adulti il webinar, con la partecipazione di esperti Ania e rappresentanti delle associazioni dei consumatori, sulle implicazioni del rischio di non autosufficienza e sull’assicurazione Long term care come soluzione a un problema sociale sempre più diffuso. Infine, una conferenza didattica attraverso la piattaforma educazione digitale (per le scuole: il link al sito www.educazionedigitale.it), seguita da oltre 100mila docenti e patrocinata dal Ministero dell’Istruzione.