il Fatto Quotidiano, 15 ottobre 2023
In morte di Phyllis Latour
Era l’ultima delle 39 ragazze dell’“armata segreta” di Chuchill in Francia: Phyllis Latour è morta in Nuova Zelanda (dove si era ritirata da oltre mezzo secolo) a 102 anni e i file segretati delle sue gesta possono ora essere resi pubblici. Phyllis fu paracadutata in Francia un mese prima del D-day, lo sbarco in Normandia del 6 giugno 1944, che segnò l’inizio della liberazione dell’Europa dall’occupazione nazista. Membro dello Special Operations Executive (Soe) era l’ultima donna sopravvissuta della Sezione F, il ramo del Soe che durante il conflitto organizzò le operazioni di resistenza in Francia. Nome in codice “Geneviève”, Phyllis Latour (nata l’8 aprile 1921) piombò in Normandia il 2 maggio per essere il “contatto” tra il servizio segreto inglese e la rete Scientist 2 gestita da Claude de Baissac, che stava coordinando le operazioni della resistenza comunista dei Maquis a sostegno dell’invasione degli Alleati.
De Baissac mise Latour a lavorare nel nord della regione tra Caen e la penisola del Cotentin in un’équipe guidata da Jean Renaud-Dandicolle (nome in codice “Verger”) e comprendente sua sorella Lise de Baissac (“Odile”) e Maurice Larcher (“Vladimir”). Fingendosi Paulette Latour, una giovane ventenne la cui famiglia si era trasferita in campagna per sfuggire ai bombardamenti alleati, andò in bicicletta per la zona, tentando di vendere sapone ai soldati tedeschi mentre chiacchierava con loro per scoprire dove stavano facendo e dove si trovavano le loro unità.
“Gli uomini che erano stati mandati poco prima di me furono catturati e giustiziati – raccontò Latour – Mi è stato detto che ero stata scelta per quella zona perché avrei destato meno sospetti”. In effetti fu arrestata, e rilasciata, due volte dai tedeschi.