Estratto dell'articolo di Noemi Penna per www.lastampa.it, 14 ottobre 2023
QUANDO SI DICE: “NON TE LA DO NEANCHE MORTA” – I RICERCATORI HANNO SCOPERTO CHE LE RANE FEMMINE, PUR NON DI NON ACCOPPIARSI, SI FINGONO MORTE (BASTA DIRE DI AVER MAL DI TESTA...) - L'ORGIA DISUMANA TRA I MASCHI PER MONTARE LE RANE FEMMINE - DAI RAGNI CHE FANNO "GHOSTING" DOPO ESSERSI ACCOPPIATI AI SERPENTI COL CLITORIDE, TUTTE LE STRANEZZE DEL SESSO TRA ANIMALI... -
Dal ragno che si catapulta via dopo essersi accoppiato ai serpenti col clitoride, la sessualità nel mondo animale è per molti versi un mistero e non finisce mai di stupirci. Di pochi giorni fa è la notizia che il rumore e la vibrazione dei rotori degli elicotteri fanno eccitare così tanto i coccodrilli d'acqua salata da scatenare praticamente un'orgia. E sempre dal mondo degli anfibi arriva ora un'altra scoperta, diametralmente opposta. Pare infatti che le rane comuni europee femmine si fingano morte pur di evitare l'accoppiamento.
La Temporaria Linnaeus è una rana rossa molto diffusa in tutta Europa, incluso nel nord Italia. Compiono anche lunghe migrazioni per ritrovarsi all'inizio della primavera in dense aggregazioni riproduttive e pare che i maschi, pur di accoppiarsi quante più volte possibile, siano propensi alla coercizione sessuale e alle molestie. Per evitare tutto questo, i ricercatori del Museum für Naturkunde Berlin hanno scoperto che le rane femmine hanno sviluppato diversi modi per difendersi, tra cui rotolarsi, grugnire e persino fingere la propria morte.
Di solito, i maschi sono più numerosi delle femmine, il che significa che sei o più esemplari possono competere per montare una femmina contemporaneamente in quella che è nota come "palla di accoppiamento" e che potrebbe portare alla morte della femmina per schiacciamento e percosse. Sinora si pensava che le femmine fossero passive e indifese, e invece dallo studio pubblicato su The Royal Society emerge che utilizzano "tre strategie chiave per evitare i maschi con cui non vogliono accoppiarsi o perché non sono pronte per riprodursi". […]