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 2023  ottobre 13 Venerdì calendario

In Giappone nessuno vuol fare il soldato. Paga troppo bassa

Paga bassa, morale sotto i tacchi, niente patriottismo, mancanza di ambizione, molestie sessuali. Sempre meno giovani giapponesi decidono di entrare a far parte delle Forze di autodifesa (Jsdf), in pratica l’esercito dell’Arcipelago anche se la Costituzione pacifista del Paese del Sol Levante dopo la seconda guerra mondiale permette solo la presenza di forze armate in funzione puramente difensiva. E poco importa se il ministero della difesa nipponico, pur di trovare nuove reclute, soprattutto fra le donne (ora sono il 9%, ma l’obiettivo è 13% entro il 2030), ha allargato le maglie della selezione, innalzando l’età massima da 26 a 32 anni, accettando anche persone tatuate (nel Paese i tatuaggi sono associati ai gangsters della yakuza, organizzazione criminale tradizionale giapponese) e chiudendo un occhio sui risultati dei test psicologici. Al recente open day del Jsdf nella base vicino a Tokyo non è andato quasi nessuno. Un problema che non ha a che vedere solo con il calo demografico e il conseguente invecchiamento della popolazione (nel Paese una persona su 10 ha più di 80 anni). Dal 1990 le Forze di autodifesa giapponese hanno perso oltre il 7% dei propri soldati, scesi a 230 mila secondo quanto riportato dal sito Japan Today. Nel 2022, ha scritto il sito giapponese di news, Jsdf è riuscita ad arruolare soltanto 4 mila persone. L’indebolimento di Jsdf è un rischio mentre il governo di Tokyo negli ultimi anni ha incrementato la spesa militare per la difesa anche in conseguenza delle annose manovre della Cina nel Mar Meridionale, dove si trovano le contese isole Kiril, e dell’aumento dei test missilistici voluti dal dittatore della Corea del Nord, Kim Jong-un.
A leggere i commenti all’articolo scritti dai lettori ci sono numerose testimonianze che fanno capire chiaramente che nonostante «lo stipendio sicuro», seppure scarso, Jsdf non è attrattivo. Yuichi Kimura, 45 anni, ex paracadutista, che ha parlato con l’Agenzia France Press ha dichiarato che si vergognava di dire che faceva parte delle Forze giapponesi di autodifesa e ora gestisce una società che aiuta gli ex soldati a trovare lavori civili.