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 2023  ottobre 12 Giovedì calendario

In Giappone l’invecchiamento della popolazione sta cambiando il carrello della spesa con conseguenze per tutto il comparto agroalimentare

In Giappone l’invecchiamento della popolazione sta cambiando il carrello della spesa con conseguenze per tutto il comparto agroalimentare. Le scelte d’acquisto e le nuove abitudini degli anziani, ha evidenziato, Japan Times, stanno trasformando il panorama culinario dell’impero. Cresce la domanda di pasti pronti e monodose in un panorama dove l’apporto energetico complessivo è in marcata diminuzione. Ciò si verifica anche nelle aree rurali, dove l’accesso ai negozi di alimentari non è semplice, e dove stanno proliferando servizi di consegna, anche da parte di servizi di ristorazione veloce. Le aziende agroalimentari giapponesi stanno reagendo all’invecchiamento demografico con porzioni più piccole e più sane: fenomeno di downsizing che non ha nulla a che fare con l’inflazione.
Le più recenti statistiche governative indicano che il 10% dei giapponesi ha più di 80 anni, un record, mentre il 29,1% è over 65, un altro primato. Parallelamente un rapporto del ministero dell’agricoltura ha svelato che l’apporto energetico medio pro capite della popolazione è sceso da 1.911 calorie nel 2007 a 1.907 nel 2017. Nel futuro questo valore potrebbe ridursi fino a una media di 1.648 calorie al giorno entro il 2050. Poche, se si pensa che le donne adulte dovrebbero assumerne tra 1.600 e 2.400 calorie, e gli uomini tra 2mila e 3mila.
Invecchiamento e riduzione dei matrimoni fanno prevedere che entro il 2035 le famiglie giapponesi composte da una sola persona rappresenteranno oltre il 30% di tutta la spesa alimentare, mentre la percentuale di famiglie con capofamiglia over 65 anni sarà il 40%. Le aziende devono quindi soddisfare le esigenze di un mercato in cui sempre più consumatori mangeranno meno. La contrazione da qui al 2030 potrebbe essere di circa 9,5 miliardi di euro.
«Sono in aumento i prodotti nutrizionalmente equilibrati e facili da preparare per chi non può cucinare», rileva Yuji Oura, dell’Università di agricoltura di Tokyo. E per gli anziani che hanno difficoltà a muoversi si stanno sviluppando i supermercati mobili che portano il negozio a casa del cliente.