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 2023  ottobre 12 Giovedì calendario

Donne che salvano libri

I libri salvati dalle donne. Il 18 ottobre apre a Francoforte la Buchmesse, la più grande fiera del libro al mondo, e si può essere ottimisti, almeno un po’. Il libro su carta non sparirà, grazie alle lettrici che leggono sempre di più, scrive la Süddeutsche Zeitung, che cita il New York Times. Le giovani vanno pazze per i romanzi d’amore, e salvano le case editrici in pericolo.
Per la verità, le donne, di qualsiasi età, hanno sempre letto più degli uomini, e non solo romanzi rosa, come vengono definiti in Italia con virile supponenza. Anche il Dottor Zivago di Pasternak è un romanzo d’amore, o Madame Bovary di Flaubert. Con “rosa” si intende una storia romantica e kitsch. Già decenni fa, quando ero editore, c’erano precise statistiche degli uffici commerciali. Il 67% dei libri venivano comprati da donne, di tutti i generi, anche seri saggi filosofici e storici.
Tempo fa, Fernanda, mia moglie, venne fermata per un sondaggio all’uscita della Feltrinelli di Piazza Argentina, a Roma. Quanti libri acquista in un anno? Forse un centinaio, rispose. Allora non la registriamo, perché è fuori target, le spiegarono. E lei non compra romanzi rosa.
La Germania continua ad essere un paradiso dei lettori, paragonato ai vicini europei. Il 61% legge romanzi o saggi, solo il 13% non apre mai un libro. In Italia credo che i non lettori siano quasi il 50%. Tuttavia si riscontrano differenze preoccupanti per fasce d’età: fra 50-59 anni, il 28% legge quasi ogni giorno; tra i 18-29 anni si scende al 15%.
Ma adesso si registra un aumento di lettrici giovani. Negli Usa le vendite delle storie d’amore, in inglese romance, sono aumentate nell’ultimo anno del 52%. Alcuni titoli hanno superato la Bibbia, che occupava da sempre il primo posto nella classifica dei bestseller. La casa editrice tedesca Dtv conferma: le vendite dei Liebesromanen sale kometenhaft, come una cometa. Li comprano non solo le ragazzine, ma giovani professioniste, si sorprendono i librai. Tutti vittime di pregiudizi.
Si vendono anche gli ottocenteschi romanzi di Jane Austen o delle sorelle Brontë L’happy end non è obbligatorio come nelle storie rosa. Ma basta il lieto fine per stroncare un romanzo e considerarlo di cattivo gusto? Tutte le eroine delle opere liriche fanno una brutta fine, da Carmen a Tosca a Butterfly, ma librettisti e compositori sono uomini. «Appena le donne smetteranno di leggere, morirà il romanzo», ha detto lo scrittore Ian McEwan. Gli uomini preferiscono i libri gialli, ma i più venduti sono da sempre quelli scritti da donne, a partire da Agatha Christie.
Lettrici cercano scrittrici. Sembra semplice la ricetta di un bestseller: sesso amore sangue soldi. Ma il cocktail va ben shakerato, e gli uomini sbagliano le dosi. Da noi si ricorda Va dove ti porta il cuore di Susanna Tamaro. L’ ho sfogliato, confesso, e ricordo una frase «le lacrime non versate rimangono sul cuore, come sui circuiti di una lavatrice che si arrugginiscono». Una citazione a memoria, geniale, e che nessuno scrittore avrebbe mai osato neanche pensare.
Tra i bestseller della stagione troviamo Book Lovers dell’americana Emily Henry, 33 anni, autrice da due milioni di copie a titolo, e i libri di Rebecca Yarros, che vive con marito e i sei figli in Colorado. Una giovane e una madre di famiglia. L’ultimo romanzo della Yarros, Fourth Wing, uscito a maggio è andato esaurito in una settimana. Manca in Germania e in Italia un’autrice, al momento, che abbia scritto un bestseller internazionale. La caccia è aperta per scovare un nuovo talento, ma gli editori non dovrebbero sbagliare il target: i giovani che non lasciano il cellulare, che stanno ore sul web a scambiare messaggi, non leggono libri.
Una storia d’amore dovrebbe far battere il cuore, essere vera, ma non copiare la realtà. Per finire, la prossima Buchmesse avrà come Ehrengast, ospite d’onore, la Slovenia. L’anno prossimo tocca all’Italia. Fu la prima ospite nel 1988, un anno prima della caduta del muro, una generazione fa. Era l’anno di Umberto Eco, che scrisse l’ultimo bestseller mondiale. Il nome della rosa ha un titolo da romanzo d’amore, ma non lo era, e molte pagine erano in latino.