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 2023  ottobre 11 Mercoledì calendario

LA MORTE VIAGGIA IN MONOPATTINO – NEL 2022 LE PERSONE CHE HANNO PERSO LA VITA A BORDO DEL MEZZO A DUE RUOTE SONO SALITE DEL 77% RISPETTO 2021. CRESCONO ANCHE QUELLE RELATIVE ALLE BICI ELETTRICHE, CON UN AUMENTO DI DECESSI DEL 53% - I NUMERI DEI MORTI E DEI FERITI SULLA STRADA SONO TORNATI AI LIVELLI PRE-PANDEMICI, CON 165.889 INCIDENTI CON LESIONI, 3.159 DECESSI E 223.475 FERITI, UN BOLLETTINO DI GUERRA... -

Se la stretta del governo sui monopattini sarà la medicina giusta è presto per dirlo. Per ora i numeri parlano chiaro: con il due ruote elettrico ci si muore sempre di più. I numeri assoluti delle vittime tra chi li conduce non eguagliano ancora quelli dei ciclisti, però la loro crescita è stata la maggiore registrata dal rapporto Aci-Istat sugli incidenti stradali in Italia nel 2022. In particolare le vittime tra chi conduceva un monopattino sono salite del 77% rispetto all'anno prima. Aumento notevole anche per quelle relative alle bici elettrica, con un aumento di decessi del 53%. In diminuzione, invece, le morti fra chi usa la vecchia bicicletta (-6%).

In generale, i valori di incidenti, morti e feriti sono di fatto tornati ai livelli pre-pandemici, con 165.889 incidenti con lesioni, 3.159 decessi e 223.475 feriti. Numeri, l'anno scorso, praticamente sovrapponibili con quelli del 2019 che certificano come gli effetti delle limitazioni agli spostamenti siano del tutto esauriti. Tra le strade italiane è ritornata, dunque, la vecchia "carneficina". E come altro chiamare un bollettino che conta più di tremila morti all'anno? Da anni siamo in guerra contro il modo in cui spesso ci approcciamo alla strada. I dati, chiaramente, differiscono a seconda delle aree del Paese, e ragionamenti diversi andrebbero fatti provincia per provincia.

Dalla lettura del report emerge, ad esempio, che è il Lazio la regione con il più alto numero di morti rispetto al 2019, con il primato che spetta alle province di Roma e Latina. Seguono Novara e Foggia. Mentre quelle con gli incrementi percentuali maggiori rispetto a prima del Covid sono Oristano, Aosta e di nuovo Novara. Ma esiste anche un'altra lente sotto cui guardare la portata di questo fenomeno, ovvero il numero dei morti ogni cento incidenti. Ebbene, in questo caso i primati negativi spettano a Matera, Foggia, Nuoro e Vercelli, tutte con un valore doppio rispetto a quello medio nazionale (1,9). Come si vede, il problema della sicurezza stradale non ha confini geografici: va da Nord a Sud, isole comprese.

È sui monopattini che di recente si è concentrata l'attenzione quando si parla di sicurezza stradale, sia perché sono una tendenza degli ultimi anni, con le flotte in sharing sempre più diffuse nelle città maggiori. Sia per l'aumento delle vittime. Chi guida questi antichi mezzi di locomozione aggiornati alla versione elettrifica sono quasi sempre giovani, spesso giovanissime, dato che ci vuole una certa agilità e prontezza nei riflessi.

Ancora praticamente nessuno di questi porta il casco nonostante procedano non solo sulle piste ciclabili separate, ma anche su strada, fra gli altri veicoli. Sono stati 16 i morti a bordo di monopattini l'anno scorso, e 20 su bici elettrica, altro mezzo sempre più diffuso. A pagare il prezzo più salato sulle strade restano ancora i ciclisti (205 morti) e i pedoni (485). Gli alti numeri rispetto agli altri due mezzi sono dovuti al fatto che di ciclisti e pedoni in circolazione ce ne sono molti e molti di più. […]