il Fatto Quotidiano, 11 ottobre 2023
I raccoti di Hitchcock
Anticipiamo l’introduzione di “Alfred Hitchcock presenta: storie che mia madre non mi raccontò mai”, una raccolta di novelle d’autore, noir ma anche ironiche, in uscita martedì con Blackie Edizioni.
A meno che non abbiate iniziato a leggere questo libro dal retro e siate poi risaliti fin qui, avrete senz’altro notato che si intitola Storie che mia madre non mi raccontò mai. Concedetemi di affermare che questo titolo è una perfetta descrizione del contenuto del libro. Sono pronto a testimoniare in qualsiasi tribunale che nessuna di queste storie mi è mai stata raccontata da mia madre, in nessun modo.
E la ragione è piuttosto semplice: nessuna di queste storie era già stata scritta all’epoca in cui mia madre leggeva per me.
Comunque sia, non credo che mi avrebbe letto nessuno dei racconti che ho raccolto in questa antologia, se anche ne avesse avuto la possibilità. E anch’io mi sento di sconsigliarvi di tramandarli alla vostra giovane prole. Sono storie per palati raffinati, che abbiano già dimestichezza con corpi contundenti, grida nella notte e calici di vino avvelenati.
Penso sia ormai nota la mia passione per i racconti che solleticano le emozioni del lettore con un pizzico di terrore, che insinuano un soffio di orrore nella sua sensibilità e accelerano il battito del suo cuore con una buona dose di suspense. Ho già raccolto in altri volumi alcune delle opere narrative che a mio parere sono un distillato di queste emozioni nella loro più pura essenza.
In questo caso, però, non ho la presunzione di poter immaginare quali reazioni susciteranno in voi lettori le storie che ho scelto. E resisterò alla forte tentazione di indirizzare la vostra attenzione su qualche storia in particolare. Queste sono storie che vanno affrontate senza avvertimenti o preconcetti affinché il loro effetto sul sistema nervoso possa esprimersi appieno.
L’unica cosa che posso promettervi è che vi attende una vasta gamma di emozioni (ma nulla di tenero o sentimentale, che non è proprio nelle mie corde). Ho incluso anche uno o due racconti di intrattenimento, ma non prendetelo come un segno di debolezza: anche queste storie sotto sotto celano brividi che rendono la lettura più interessante. Ci sono poi alcuni racconti che considero quasi diabolici, e…
Ma non dicevano che la migliore delle introduzioni è un’introduzione breve?
E allora cominciamo!