La Stampa, 10 ottobre 2023
Le pentite del Botox
A fine settembre Gwyneth Paltrow ha compiuto 51 anni e dal suo sito Goop dal quale «insegna» come mangiare, dormire, migliorare la propria vita, compresa quella intima, assicura di essere arrivata alla conclusione che l’importante non è essere giovani, ma «come indossi la tua età». Un traguardo, cui la star di Iron Man è approdata dopo tante sperimentazioni con i trattamenti di bellezza. Tuttavia, proprio lei – ex moglie di Chris Martin e attuale consorte del regista Brad Falchuk – ormai impostasi come guru delle pratiche olistiche e alternative, è costretta ad ammettere di aver ceduto alle iniezioni di botulino, ma di non aver trovato «soddisfacente» questo metodo.
Da quando i social hanno reso la bellezza un modello unico e i rituali di beauty-routine sono l’ultima passione dei tik-tocker – superando di gran lunga quelli della moda – anche le domande alle star cadono sempre lì. Tutto comincia durante una diretta Instagram con i suoi follower: le viene chiesto se abbia mai fatto uso di botox. Risposta: «Certo che sì. Ma il risultato è stato sia positivo sia negativo». Accadde quando aveva 40 anni, dopo aver provato di tutto, come aveva raccontato al magazine Harper’s Bazaar Usa. «Ho il terrore dei bisturi, ma richiedetemelo di nuovo quando avrò 50 anni», aveva chiosato, lasciando aperta la porta del ripensamento. «Quel che è certo è che ho già provato il botox e non lo farò mai più, avevo un aspetto folle». Ma come racconta il chirurgo delle star Renato Calabria, nessun attore dopo i 30 è immune dal ritocchino. E infatti il rapporto dell’attrice con i filler è continuato. Nel settembre 2020 la protagonista di Sliding Doors ha prestato il suo volto allo Xeomin, un’altra neurotossina botulinica che promette di appianare le rughe.
Anche Nicole Kidman era finita sotto i riflettori per aver esagerato con il ritocco. L’attrice australiana aveva ammesso, di essersi data al botox. E di aver però smesso in quanto il suo viso reagiva male a queste iniezioni, «causandole una sorta di paresi espressiva». Ancora più diretta è stata Melanie Griffith, dopo averle provate tutte nella sfida contro il tempo, al giro di boa dei 59 anni aveva dichiarato «di voler indietro la sua faccia». «Purtroppo ho deciso di smettere quando ormai le persone mi dicevano: “Mio Dio, ma cosa hai fatto?”. In futuro mi auguro di sembrare più normale».
«Il botox? L’ho utilizzato una sola volta agli inizi, negli anni 90. Ricordo il risultato abbastanza orribile: improvvisamente ti vedi con quella faccia arcigna, da strega di Biancaneve», aveva ammesso Alba Parietti con la solita immediatezza, un po’ stanca di essere chiamata ancora in causa sul tema della chirurgia: «Ho fatto l’errore di dire la verità e cioè che avevo ritoccato il seno e la bocca con il silicone. La bocca non la rifarei, ma ho imparato a conviverci e ora fa parte di me». Chi ha ammesso senza mezzi termini di essersi pentita di aver paralizzato il volto con le iniezioni di botox è Jamie Lee Curtis. Conscia di essersi lasciata condizionare dalle pressioni della società e dello star system, ha raccontato che gli interventi al viso non l’hanno fatta sentire meglio. Anzi. «Mi sono fatta il botox. Fa sparire le rughe? Sì. Ma poi ti fa sembrare una bambolina di plastica», ha raccontato, spiegando di voler dare il buon esempio alle sue figlie su come affrontare il trascorrere degli anni. «La battaglia contro l’invecchiamento? L’ho provata, non funziona. Vedo troppe persone concentrate solo su questo».
Il botulino però continua ad essere diffusissimo. «Il problema è che oggi viene fatto da chiunque… – avverte Francesco D’Andrea, chirurgo plastico già presidente della Società italiana Chirurgia platica ricostruttiva ed estetica —. Il botox è un ottimo presidio, ma se viene utilizzato in maniera esasperata porta ad artefatti che non sono sinonimo di bellezza: l’obiettivo è la naturalezza».