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 2023  ottobre 08 Domenica calendario

Il Science Gateway firmato Piano


Inviato a Ginevra
«Quando Sergio Marchionne ci lasciò, ormai 5 anni fa, cominciammo a pensare a un modo per ricordarlo che rispecchiasse i suoi valori e le sue convinzioni. Chi l’ha conosciuto ricorda bene il suo amore per la fisica, la sua curiosità, il suo costante desiderio di imparare e approfondire. Credeva soprattutto nei giovani, li spronava ad avere coraggio e a non adagiarsi nelle facili consuetudini. Li incoraggiava a guardare la realtà assumendo prospettive inusuali, ad approfondire i problemi e a cercare strade inesplorate». John Elkann, ceo di Exor e presidente di Stellantis e Ferrari, ieri durante l’inaugurazione dello Science Gateway al Cern di Ginevra, ha ricordato così l’ex manager di Fiat Chrysler Automobiles al quale è stato intitolato l’auditorium da 900 posti nel nuovo centro per l’educazione scientifica del più grande laboratorio al mondo di fisica delle particelle.
Progettato da Renzo Piano, e pensato per un pubblico dai 5 anni in su, il nuovo polo, ispirato alla struttura tubolare degli acceleratori del Cern, «ma anche ad una stazione spaziale» ha rimarcato Piano, comprende cinque aree destinate ad ospitare mostre, laboratori, un auditorium modulare e configurabile in base alle esigenze, uno shop e un ristorante. Superficie totale: 8 mila metri quadrati. «Un luogo di scambio e conoscenza dove si incontreranno ricercatori e bambini, visitatori e fisici, turisti e scienziati, tutti accomunati dalla curiosità e dalla sete di conoscenza dell’Universo», ha detto l’archistar di origine genovese, che ha specificato: «Non è un museo, non è una scuola, non è un centro di ricerca, ma è un po’ di tutte queste cose. È un ponte in senso fisico ma anche metaforico».
Dal punto di vista delle emissioni la struttura è “carbon neutral” grazie all’energia prodotta, in eccesso rispetto al fabbisogno dell’edificio, da 4 mila metri quadri di pannelli solari. Tutto intorno sono stati piantati oltre 400 alberi: cresceranno in fretta mettendo il polo nel mezzo di una foresta vivente. I pannelli e i ponti in vetro trasparente, è stato spiegato, «rappresentano l’impegno del Cern a favorire la collaborazione che travalica i confini e abbraccia le diverse culture, aprendo a tutti le porte della scienza».
Il costo complessivo dello Science Gateway è stato di circa 100 milioni di euro, finanziati interamente attraverso donazioni. Donatore più consistente, la Stellantis Foundation che ha contribuito con 45 milioni. Tra gli altri donatori figurano anche Lego, Rolex, Solvay e a Fondazione Carla Fendi.
«A 70 anni dalla fondazione del Cern, con la guerra che è tornata ad affliggere l’Europa, trovo molto significativo che siamo di nuovo qui, per lo stesso scopo per il quale questo luogo è stato fondato: promuovere la scienza e la ricerca per il bene di tutti», ha aggiunto Elkann durante il suo discorso, senza rinunciare a mettere a confronto le esperienze del Cern con quelle del colosso dell’automotive nato dalla fusione fra Fca e Psa. «Stellantis è un gruppo ancora giovane, creato meno di tre anni fa e ha radici profonde, che affondano nel 19esimo secolo. È stato un pioniere dell’industria dell’auto e ha obiettivi ambiziosi per il futuro: costruire la mobilità di domani, inclusiva e sostenibile. La nostra principale forza, proprio come al Cern, è la diversità».
In coincidenza con l’inaugurazione, la fondazione Agnelli ha anche lanciato il progetto “Hop” (Hands on physics); anche questo in collaborazione con il Cern oltre all’Istituto italiano di Fisica nucleare. «Questo progetto – ha spiegato il presidente di Stellantis – permetterà a molte classi delle scuole medie italiane a compiere esperimenti di fisica in classe, sotto la guida dei loro insegnanti appositamente formati. L’obiettivo è di avvicinare alle materie Stem un numero maggiore di studenti, stimolando la loro curiosità e aprendo prospettive di lavoro di grande soddisfazione».
La cerimonia inaugurale è iniziata con un discorso della direttrice generale del Cern, un’altra italiana illustre nel mondo, Fabiola Gianotti, che ha messo l’accento sul valore sociale dell’educazione scientifica e della cultura. «Condividere le ricerche del Cern e la bellezza e l’utilità della scienza con il pubblico è sempre stato un obiettivo e un’attività strategica del Cern, e con il Science Gateway potremo ampliare in modo importante questa componente della nostra missione. Vogliamo dimostrare quanto la ricerca e le sue applicazioni siano cruciali per la società, e infondere in tutti coloro che vengono a visitare il centro la curiosità e la passione per la scienza, ispirando tanti giovani a intraprendere carriere nel campo della scienza, della tecnologia, dell’ingegneria e della matematica», ha concluso Gianotti e alla presenza, tra gli altri, di numerosi ministri europei dell’Università e della Ricerca, inclusa quella italiana Anna Maria Bernini, degli ex premier Enrico Letta e Mario Monti, ma anche dell’amico di Renzo Piano e creatore di “Striscia la Notizia” Antonio Ricci. —