Corriere della Sera, 8 ottobre 2023
Boccia in tv dalla moglie
Milano Nunzia De Girolamo, già ministra di centrodestra (ma anche con le larghe intese di Enrico Letta) e oggi presentatrice tv, il 10 ottobre lancerà «Avanti popolo», il suo nuovo talk su Rai 3. La concorrenza è agguerrita e, come hanno già testato altri colleghi in questo difficile inizio di stagione, il rischio di flop degli ascolti è uno spettro che si aggira tra i corridoi di Viale Mazzini. E per favorire una buona partenza del talk, l’indiscrezione è stata pubblicata da Il Fatto , l’ospite a sorpresa della prima puntata potrebbe essere Francesco Boccia, anche lui ex ministro, oggi capogruppo del Pd al Senato, ma soprattutto marito della medesima conduttrice, che dovrebbe intervistarlo.
Le bocche in Rai sono cucite, ma la notizia non trova smentite. Il terreno, quello tra Rai e politica, è minato, e la cautela è massima. Di certo Boccia e De Girolamo, sposati dal 2011 e con una figlia, hanno dimostrato più volte di essere una coppia piuttosto affiatata. «Io di sinistra, lei di destra: avevamo paura che Berlusconi ci scoprisse», raccontò Boccia ricordando i vecchi tempi, quando tra Pd e Forza Italia c’era un solco profondissimo.
Chiuse a doppia mandate anche le bocche dei due diretti interessati. De Girolamo, assistita da un peso massimo come il suo agente Lucio Presta, sarebbe pronta a questo esordio «famigliare», anche se il condizionale è d’obbligo. Mentre il marito, braccio armato di Elly Schlein a Palazzo Madama e non solo, in privato rispedisce al mittente le accuse di chi lo taccia di conflitto d’interesse tra politica e tv pubblica, con l’ipotetico obiettivo di favorire De Girolamo.
E a chi gli chiede se martedì sarà o meno negli studi per rispondere alle domande di «Nunzia», Boccia non si sbilancia. Ma ci penserà bene, tra una manifestazione della Cgil, la Festa dell’Unità ad Avellino e una partita a tennis. Anche perché un po’ di leggerezza potrebbe giovare: tra qualche settimana la campagna elettorale per le Europee sarà già coi motori al massimo, e la nuova leadership del Pd (riportato a sinistra) si giocherà il futuro.