il Giornale, 7 ottobre 2023
Titti influencer
Gli italiani, popolo di navigatori sul mare e di follower nella Rete, non sanno fare a meno degli influencer. Secondo un dettagliato sondaggio realizzato dalla società di ricerche Eumetra e dall’Università di Pavia, 28 milioni di persone in Italia seguono sui vari social almeno un influencer. Una cifra mostruosa. D’istinto ci consoliamo pensando che altri 32 milioni tendono a scegliere nell’ordine: cibo (28%), viaggi (24%), abbigliamento (21%) e tecnologia (20%) – con la propria testa. Lo sconforto torna considerando il fatto che, a occhio, la seconda categoria più seguita sono i politici. Che, peraltro, sono solo degli influencer più raffinati. Al posto di vacanze e rossetti ti vendono voti e speranze. Di recente Matteo Renzi ha detto, volendo essere ironico, che Giorgia Meloni è la miglior influencer del momento. Dopo di lui, però. Il quale, piccolo dettaglio, nelle urne non è affidabile per il 97,5% degli elettori. Quando i politici provano a fare gli influencer finiscono per rendersi ridicoli, ma quando gli influencer si mettono a fare politica è addirittura peggio. Diventano moralisti. Morale: siamo tutti un po’ influencer. Ci sono insegnanti influencer, medici influencer, virologi influencer, influencer di influenze, pornostar influencer, influencer ai limiti delle pornostar e persino la Venere di Botticelli ultimamente è diventata una influencer. Che qualcuno ha scambiato per una pornostar. Forse è vero. Farsi influenzare da tutti non sarà bello. Ma evidentemente, per molti, è meglio che sbagliare da soli.