il Giornale, 6 ottobre 2023
Il giallo dell’«attentato» al leader Afd
Berlino Un’aggressione bella e buona. Oppure solo uno sfioramento involontario. È giallo in Germania sul caso di Tino Chrupalla, il 48enne co-presidente di Alternative für Deutschland. Mercoledì sera il politico sovranista stava per tenere un comizio a Ingolstadt, in Baviera. Un’attività «di routine» in vista delle elezioni, domenica, per il rinnovo del Parlamento regionale con sede a Monaco. Chrupalla, invece, fino al palco non c’è arrivato: poco prima di affrontare quei gradini ha avuto un malore: un misto di crampi, nausea e vertigini che lo hanno convinto, assieme al suo entourage, a cancellare il discorso e farsi ricoverare in uno degli ospedali cittadini.
Secondo un portavoce dell’Ufficio federale di polizia criminale (Bka) «Chrupalla è stato portato in ospedale in ambulanza». Il malore non era di poco conto e il politico, che pure è sempre rimasto vigile e cosciente, ha passato la notte in un reparto di terapia intensiva. Ai medici, il 48enne ha raccontato di aver sentito un dolore pungente al braccio poco prima di sentirsi male: forse la puntura di un ago.
Difficile stabilire come e quando sia successo: mentre si dirigeva verso il palco, diversi simpatizzanti di AfD lo avevano avvicinato per un selfie. Ore dopo, il personale sanitario dell’ospedale confermerà che «è stato rilevato un arrossamento o un gonfiore superficiale sulla parte superiore del braccio». Allo stesso tempo «gli esami effettuati finora non hanno dato risultati significativi».
Il numero uno di AfD è stato avvelenato? Sui social il presidente di AfD in Baviera, Stefan Protschka, ha dato l’allarme: «Tino Chrupalla è stato aggredito». E tuttavia giovedì ha parzialmente smentito l’ipotesi aggressione spiegando che, a differenza delle notizie circolate in rete, non c’erano ancora indicazioni di un attacco fisico al leader dell’AfD. Tagesscahu riporta anche le parole della procura: «Non siamo a conoscenza al momento che il signor Chrupalla sia stato attaccato o aggredito». «Secondo lo stato attuale delle conoscenze – hanno dichiarato gli inquirenti – diverse persone hanno scattato dei selfie con il signor Chrupalla, durante i quali c’è stato un leggero contatto fisico».
Sul luogo del presunto incidente non sono stati trovati aghi ma solo due puntine da disegno, materiale compatibile con un comizio fatto di poster e cartelloni elettorali. Ieri pomeriggio, intanto, le condizioni del politico sono migliorate: così Chrupalla è stato in grado di lasciare Ingolstadt «per sottoporsi a ulteriori cure mediche», si legge in un comunicato stampa dell’AfD. La campagna elettorale in Baviera, però, per lui è finita: tutte le sue date sono state annullate. Per la corsa alla posizione di secondo partito più votato nella regione una gara che AfD combatte con i Verdi e con i Liberi elettori (un partito populista di centro forte localmente) i sovranisti dovranno fare a meno di Chrupalla. Ovvero provare a capitalizzare l’incidente di Ingolstadt per raccogliere più voti.
Anche l’altro co-presidente dell’AfD, la 44enne Alice Weidel, è finita sulla pagine dei giornali per un presunto attentato alla sua sicurezza. Il 3 ottobre, il giorno in cui la Germania festeggia la riunificazione, Weidel ha rinunciato a un comizio a Mödlareuth, sempre in Baviera, adducendo minaccia alla sicurezza sua e della sua famiglia. Il 23 settembre Weidel, che vive in Svizzera assieme alla sua compagna, era stata vittima di «incidente rilevante per la sicurezza», come confermato dalla polizia elvetica. Da allora la leader politica preferirebbe evitare apparizioni pubbliche. Il suo portavoce, ha sottolineato la stampa tedesca, non ha però saputo spiegare perché Weidel sia più sicura a Mallorca, dove è stata avvistata in spiaggia.