Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2023  ottobre 04 Mercoledì calendario

Intervista a Mimmo Calopresti

Mimmo Calopresti, regista e sceneggiatore, che succede?
(ride amaro) Mai vista una cosa del genere.
Ci spieghi.
Ancora prima della Mostra di Venezia, ho proposto alla Festa di Roma il mio nuovo film, Gianni Versace L’imperatore dei sogni. La direttrice artistica Paola Malanga si è detta contenta, pure Gian Luca Farinelli, il presidente, mi ha chiamato: “Ora vediamo come fare”.
E?
Organizzo tutto, finalizzo il film, funziona. A un certo punto, tre giorni prima dell’annuncio del programma, lo vede Santo Versace (fratello di Gianni, ndr), coproduttore con Minerva Pictures al 50%, e “voglio capire i problemi” e tira fuori un sacco di palle. L’indomani decide che alla prima del film alla Festa, prevista per il prossimo 29 ottobre, non ci sarà, e nemmeno al party collegato.
Un party?
Il 29 sarebbe stata una serata importante: hotel, musica, e avevo intenzione di chiamare le modelle di Gianni, Carla Bruni e Naomi Campbell. E la Calabria Film Commission ci ha investito dei soldi, 25 mila euro.
Che ne è del film?
Chiamo la Malanga, che mi dice: “Santo mi ha detto che non ci sarà, non posso fargli uno sgarbo così. Lo devo togliere”. Chiamo Farinelli: “Se Santo viene va bene, se no no”. Sta di fatto che alla conferenza stampa della XVIII Festa tenutasi lo scorso 22 settembre Gianni Versace L’imperatore dei sogni non viene annunciato.
E lei, Calopresti?
Con i produttori di Qualityfilm, Mariella Li Sacchi e Amedeo Letizia, anch’essi con una quota del 50%, abbiamo mandato una lettera di protesta alla Festa.
Con chi ha problemi, con la Festa o con Versace?
Ho un problema con tutti.
Perché Versace, a suo avviso, si è tirato indietro?
La mia ipotesi è che voglia fare una fiction su Gianni partendo dal libro che ha scritto di suo pugno, Fratelli. Una famiglia italiana. Che poi sono lui e Gianni, perché con Donatella sono litigati a morte. Questo mio film gli toglie il materiale di repertorio: Gianni faceva un sacco di cose, danza con Maurice Béjart, teatro… E voleva fare dei film, aveva girato del materiale bello in Calabria, e credo Santo tema glielo levi.
Non vi siete parlati?
Con la sua consueta gentilezza, me lo ha detto: “Caro Mimmo, sono fuori da questa cosa qui”. In realtà, ho parlato con il suo socio a Minerva, Gianluca Curti: avevamo fatto una riunione a ridosso per mettere a posto le cose, e quando tutti ti dicono “è bellissimo” c’è qualcosa che non va. E così è stato.
Non se l’aspettava.
Sono allibito, non mi è mai successa una cosa così. Pensare che Santo aveva anticipato tutti i soldi per girare in Calabria, e ora vuole uscire dal film.
Che cosa vorrebbe ora?
Che Gianni Versace L’imperatore dei sogni si possa vedere. Alla Festa di Roma sono dei matti: non trovo il senso di una scelta di questo genere.
Ma lei Calopresti la lettera di invito al film della Festa l’ha ricevuta?
Certo. Ve la giro. (Indirizzata a Li Sacchi e Letizia, datata 19 settembre, firmata da Malanga, prospetta l’inserimento di Gianni Versace nella sezione Special Screenings, e così si conclude: “Vi ringrazio per la gentile collaborazione e per il prezioso contributo che il vostro film darà alla buona riuscita della 18° edizione della Festa del Cinema di Roma. Sarà un piacere e un privilegio darvi il benvenuto a Roma il prossimo ottobre”, ndr)
Interpellata dal Fatto, la direttrice della Festa di Roma, Paola Malanga, dice testualmente: “Il film non è stato annunciato perché non ci sarà. È nella facoltà di un direttore tornare sui propri passi a fronte di cose che non avvengono. Gli interessati lo sanno, non voglio entrare nello specifico. Calopresti ha ricevuto un’altra lettera che ritirava l’invito”. Calopresti, l’ha ricevuta?
No. Ripeto: sono esterrefatto.