Corriere della Sera, 4 ottobre 2023
Tutti i supporter della lista Santoro
Roma Il parterre di conquistati alla causa è pieno di volti noti, con significativi distinguo, però, tra chi è pronto a candidarsi, chi guarda con sicuro favore all’iniziativa, e chi pur coinvolto solleva dubbi. Sono i pacifisti del movimento che, sotto la spinta di Michele Santoro, presenteranno una lista alle prossime Europee.
Sicuramente pronto anche a candidarsi è il matematico Piergiorgio Odifreddi. Massimo Cacciari e Fausto Bertinotti, al contrario, lo escludono. Fuori lista, in ragione dei loro impegni artistici, si collocano sia Marisa Laurito sia Fiorella Mannoia che però hanno sottoscritto l’appello del giornalista.
Durante l’«assemblea per la pace, la terra e la dignità» riunitasi in un teatro di Roma qualche giorno fa, Santoro ha confermato l’ipotesi già annunciata: «Convenuti e iscritti hanno votato a favore della presentazione di una lista per le elezioni europee e un programma con l’indicazione di alcuni punti da approfondire nei prossimi mesi». Superato il primo scoglio, la nuova consultazione ha riguardato il nome della lista.
All’assemblea di Roma, il filosofo che da tempo si batte in nome della pace, Cacciari, ha preso anche parola: «Sono intervenuto – spiega – perché ritengo si debba fare ogni tentativo per discutere un tema così rilevante con serietà intellettuale, uscendo dalla propaganda, dal tifo, dalle reciproche demonizzazioni. Pur sostenendo l’Ucraina, ogni sforzo per un cessate il fuoco e successiva apertura delle trattative va fatto». Cacciari, però, non ha firmato il manifesto e spiega: «Dire usciamone e basta, riguardo alla guerra in corso, come fa Santoro, è irrealistico». Una candidatura diretta, poi, è da escludere: «Nemmeno per un partito di cui condividessi al 100 per cento le posizioni».
Laurito invece il manifesto l’ha firmato: «Condivido la richiesta di pace e se tutti scendessimo in piazza, l’obiettivo si raggiungerebbe». Ma niente candidatura: «La politica è una cosa seria, il mio lavoro è un altro. Resto un’attrice pacifista e di sinistra». Anche per Fiorella Mannoia l’impegno ad «appoggiare l’iniziativa pacifista», pur confermato, si ferma prima di un coinvolgimento politico personale: «Escluso», fa riferire.
Odifreddi sta pensando a come poter essere utile, «anche da matematico». E spiega: «Condivido gli obiettivi di Santoro e della sua iniziativa. Rispetto alla guerra in Ucraina la mia posizione è più utopistica della sua. Io dico ancora né con Putin né con la Nato. Ma dovremmo guardare al quadro generale: le risorse distribuite in modo drammaticamente diseguale nel mondo. Cambiare le istituzioni richiede tempo. Eleggere Santoro al Parlamento europeo sarebbe un primo passo».
Quello di Bertinotti, infine, è un «sostegno da lontano». E da «osservatore più che da protagonista», sostiene: «Se in nome del pacifismo potrà nascere qualcosa, sarà fuori dal recinto partitico-politico esistente, mobilitando la società civile». Insomma niente campo largo in nome della pace per l’ex segretario di Rifondazione.