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 2023  ottobre 04 Mercoledì calendario

Io sono io e voi siete falsi


Le note e annose discussioni e battaglie legali sul diritto d’autore (“questo l’ho fatto io”) presto sembreranno un sassolino al cospetto dell’enorme frana che sta per travolgerci tutti, anche gli ignari. È in discussione il diritto di identità (“io sono io”), che le nuove tecnologie e soprattutto il loro uso capillare sono già adesso in condizione di manomettere.
L’ultimo caso è quello di Tom Hanks, costretto a spiegare pubblicamente che un’azienda di igiene dentale aveva usato un suo duplicato quasi perfetto, creato artificialmente, per fare uno spot. Costo del falso Hanks, i pochi dollari necessari per il software. Costo di Hanks per una campagna pubblicitaria, qualche milione. Se è l’occasione che fa l’uomo ladro, l’intelligenza artificiale è un’occasione imperdibile: la finzione costa un millesimo della realtà, dunque tutti si butteranno a pesce sulla finzione.
Senza arrivare ad abusi così plateali, la comunicazione social pullula da sempre di “falsi io”: non banali pseudonimi per preservare il proprio anonimato, ma veri e propri furti di identità per fingersi qualcun altro e parlare a suo nome. Con il paradossale, anzi beffardo corollario (parlo per esperienza personale) che ristabilire la verità, ovvero chi è chi, è poi un problema a carico del derubato: il “vero io” deve perdere tempo e fatica per dimostrare di esserlo. Ovvero per dimostrare ciò che a ognuno di noi pare la cosa che è meno necessario dimostrare: io sono io, lui è lui.
Non so come andrà a finire. Ma le prospettive sono abbastanza spaventose. Già auto-clonarsi per narcisismo è un’idea penosa. Ma essere clonati da altri per promuovere una linea di igiene dentale, francamente, è perfino peggio.