ItaliaOggi, 3 ottobre 2023
L’immigrazione raccontata con le auto
L’immigrazione è accompagnata da simboli e abitudini, immagini che nel tempo si appiccicano a chi è andato a vivere in un altro Paese. In Francia, per esempio, i nordafricani erano soliti tornare nelle loro nazioni di origine in estate a bordo delle loro utilitarie: auto che venivano letteralmente stipate di cose, con il portabagagli che si caricava all’inverosimile, con torri di valigie e scatole che sfidavano le leggi della fisica (e del codice della strada).
Partendo da questa immagine il Museo delle Civiltà d’Europa e del Mediterraneo di Marsiglia (Mucem) e Mohamed El Khatib hanno voluto rendere omaggio alle migliaia di famiglie nordafricane che, dagli anni ’70 agli anni ’90, ogni estate attraversavano in macchina la Francia e la Spagna, raggiungendo i traghetti che le portavano nel Maghreb, verso le loro terre d’origine.
È nato così l’allestimento Renault 12, un’installazione che vuole raccontare il tema del ritorno al Paese natale che, sin dai tempi del ritorno a Itaca di Ulisse, ha da sempre contraddistinto il Mediterraneo, un motivo storico costantemente riproposto e ancora oggi di grande attualità. Ed è con i marsigliesi, a bordo della mitica Peugeot 504, che El Khatib invita a riconsiderare il tema come patrimonio immateriale del Mediterraneo.
«La Renault 12 e la Peugeot 504, queste sono le due automobili un po’ leggendarie che negli anni ’70 e ’90 usavano tutte le persone che tornavano in Marocco, Algeria o Tunisia durante le vacanze estive», dice all’Agenzia France Presse l’artista. Il suo ultimo lavoro è in un qualche modo autobiografico, oltre a un omaggio alla generazione del padre, visto che anche lui ha compiuto il viaggio dall’età di due anni fino ai 18.
Nella Place d’Armes del Forte Saint-Jean, a picco sul mare, trovano spazio tante Renault 12 bianche, blu, arancioni e perfino gialle: ogni vettura racconta una sfaccettatura di questa epopea da e verso il Nord Africa, comprese le musicassette che si ascoltavano; avventure che, racconta l’artista, hanno rafforzato i legami familiari.
Su questi viaggi è stato realizzato anche un video, 504, in cui i protagonisti di queste traversate hanno raccontato le loro storie. Infine all’ingresso del Mucem ci sono gigantografie realizzate dal fotografo marsigliese Yohanne Lamoulère, insieme a immagini d’epoca, per completare il racconto di questo fenomeno.