la Repubblica, 29 settembre 2023
Msc si compra i treni di Italo
Per la vendita dei treni Italo alla società ginevrina Msc della famiglia Aponte è questione di ore. Dopo il periodo di esclusiva concesso prima dell’estate dal fondo americano Gip, principale azionista di Ntv (che controlla Italo) con il 72,6%, e la due diligence condotta nel mese di agosto, ora la trattativa è alle battute finali e il cambio di proprietà potrebbe essere annunciato già oggi.
L’operazione è piuttosto articolata e come passo iniziale prevede che la Msc acquisisca il 50% di Ntv dal fondo Gip valorizzando la società circa 4,2 miliardi di euro, incluso circa un miliardo di indebitamento. Il fondo Gip però non uscirà del tutto, la sua quota rimanente del 22,6% sarà comprata da un nuovo fondo, sempre di Gip, che diventerà il secondo socio dopo la Msc di Aponte. Il nuovo fondo Gip acquisirà anche le quote in uscita del nocciolo dei soci italiani, che prenderanno strade diverse. Luca Cordero di Montezemolo, Alberto Bombassei e Isabella Seragnoli reinvestiranno la metà del ricavato, circa 16 milioni, per controllare uno 0,5% a testa della nuova compagine con Montezemolo che rimarrà presidente della società italiana. Mentre Flavio Cattaneo, Giovanni Punzo e Peninsula Capital monetizzeranno e non reinvestiranno i proventi, uscendo totalmente dall’avventura di Italo. Ancora diversa la scelta di Allianz, che oggi ha l’11,5% del capitale e che manterrà completamente la sua posizione.
Per completare l’operazione bisognerà comunque attendere il via libera dell’antitrust europeo e inoltre l’operazione dovrà essere notificata al governo italiano ai fini della normativa sul golden power. La Msc ha sede a Ginevra, in Svizzera, paese extra Ue, ma Gianluigi Aponte, principale azionista della società insieme alla moglie Rafaela Aponte e ai figli Alexa e Diego, è nato a Sorrento e ha la cittadinanza italiana.
In pratica con questa nuova vendita, che segue quella effettuatadai soci fondatori nel 2018, il valore di Italo è più che quadruplicato. Nel 2018 il fondo Gip aveva valutato Italo 2 miliardi di euro e ora dopo cinque anni quel valore è salito a oltre 4 miliardi, oltre a considerare i dividendi staccati durante gli anni. Una storia di successo che era nata nel 2013 con la liberalizzazione dei trasporti ferroviari in Italia e la partenza dei treni ad Alta Velocità. Nella compagine iniziale c’erano anche i francesi di Sncf che dopo poco tempo sono usciti ma ora prevedono di rientrare sul mercato italiano nel 2025, considerandolo ancora appetibile anche con tre operatori.
Aponte riesce così a portare a termine un’operazione importante sul suolo italiano, dopo aver corteggiato la compagnia aerea Ita e aver impiegato più di 5 miliardi per acquisire le attività portuali e di logistica del gruppo Bolloré in Africa. La strategia è quella di costruire un operatore integrato nell’area del Mediterraneo essendo già diventato il leader mondiale nel trasporto marittimo di container via nave. E in qualche modo cercare di contrastare l’avanzata delle società cinesi e asiatiche. La trattativa sulla compagnia aerea Ita non è però anda ta a buon fine, anche se potrebbe esserci un ritorno di fiamma come partner di minoranza dell’operazione impostata dal governo con Lufthansa.
La scorsa primavera Italo aveva acquisito Itabus, per allungare le tratte di percorrenza verso località non toccate dai treni, e ora potrà sviluppare le sinergie con Msc Crociere, uno dei tre grandi operatori nel mercato delle crociere.