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 2023  settembre 28 Giovedì calendario

“PURE SE SONO PARTE OFFESA POI ME LA PIGLIO IN CULO?” – NELLA VICENDA DEI SEX TAPE DEL SINDACO DI SANTA MARINELLA, PIETRO TIDEI, C’È QUALCOSA CHE NON TORNA: PRIMA CHE PRESENTASSE LA DENUNCIA CHE HA DATO IL VIA ALL'INCHIESTA PER CORRUZIONE, E CHE GLI SI E' "RITORTA" CONTRO CON LE REGISTRAZIONI DELLE SUE SCOPATE, TIDEI ERA GIA' INTERCETTATO - ERA IL 2021 E IL PRIMO CITTADINO VIENE "ASCOLTATO" MENTRE PARLA CON UN CARABINIERE, CARMINE RICCI, PROPRIO DELLA DENUNCIA DA PRESENTARE CONTRO IL CONSIGLIERE ROBERTO ANGELETTI. RICCI DISPENSAVA CONSIGLI A TIDEI, CHE A SUA VOLTA SI PREOCCUPAVA DEL LAVORO DELLA CONSORTE DEL MILITARE: "A GIUGNO LA SISTEMIAMO SUBITO" - LA PERSONA VICINA AI CASAMONICA E I FAVORI DISPENSATI: “NE HO ASSUNTI 4MILA” – GLI SCOOP DELLA “VERITÀ”

Estratto dell’articolo di Giacomo Amadori e Francois de Tonquedec per “La Verità” La vulgata è che l’inchiesta sulla presunta corruzione al Comune di Santa Marinella, quella in cui sono stati filmati gli incontri hot del sindaco dem Pietro Tidei, sia partita da una denuncia dello stesso primo cittadino. Ma qualcosa in questa ricostruzione non torna.

Infatti in alcune intercettazioni del 2021 […] Tidei parla con il luogotenente Carmine Ricci, il comandante della stazione dei carabinieri della locale stazione proprio di questa querela da presentare. Ma le captazioni sono già iniziate. E l’investigatore dispensa consigli al primo cittadino. Una stranezza evidenziata anche dal sito Etrurianews.

Dice Ricci il 21 dicembre 2021: «Veniamo a noi. Io voglio capire bene la questione. E il sindaco inizia a raccontare dei presunti tentativi di far cadere la sua giunta da parte dell’imprenditore Fabio Quartieri, interessato a permessi che il Comune non concederebbe. Si parla anche di un soggetto immischiato con il clan Casamonica.

Tidei sembra aver trovato un super testimone del tentativo di corruzione e si sente con il coltello dalla parte del manico, per questo vorrebbe fare marcia indietro. «Io adesso sto tranquillo con l’amministrazione, l’ho sventata ‘sta cosa qui». Ma intanto le cimici registrano. Ricci prova a insistere: «Io comunque sia farò due righe per questo volevo un attimo capire la situazione. Faccio due righe e comunque le trasmetto».

[…] Per l’investigatore occorre capire il peso «di questo Casamonica». Il primo cittadino vuole fermare la slavina: «Eh parlamo sinceramente marescia’, perché io non vorrei mo’ adesso la questione sta buona… ‘sta cosa qui riapre un casino… riavrei avuto intenzione di andare avanti se… effettivamente questi stavano… ma ormai so’ morti… perché hanno capito che non c’è…». Ricci lo asseconda: «Posso pure non trasmettere nulla». Tidei tira un sospiro di sollievo. «Questo ti chiederei per ora».

Il 16 marzo 2022 l’indagato Quartieri parla con un’altra persona. Sulla sua macchina c’è una cimice. L’interlocutore dice: «Poi ho saputo che ci sta un’indagine pesante contro i consiglieri…». Quartieri chiede quale sia la fonte e l’altro uomo risponde che sono i carabinieri di Santa Marinella. Il giorno successivo Ricci torna alla carica con Tidei e gli chiede di formalizzare la denuncia. Il sindaco è titubante.

Inizia un vero e proprio tiraemolla: «Marescia’, io e lei me pare che se dobbiamo parla’ chiaramente» dice l’ex parlamentare. «Io ho massimo rispetto e fiducia in lei. Gira voce che, “guarda che i carabinieri, la Procura, hanno messo le cimici dentro (inc)”». Ricci: «E chi lo dice?» Tidei: «Lo dicono in giro».

Ricci: «Fateglielo dire. Meglio». Tidei: «No, perché dopo che hanno arrestato il marito della consigliera nostra, che […] se lamentava… dice per telefono, non so… che il sindaco non le aveva mai fatto piglia’ un lavoro, che lo faceva casca’ tutte ‘ste storie qui […] sembrerebbe, ma credo che siano chiacchiere, io poi dentro la Procura non ce sto, che abbiano aperto un filone di indagini pure su Santa Marinella, sul Comune […].  E dice i carabinieri so’ entrati nottetempo e hanno messo le cimici».

Ricci […] tenta […] di confondere le acque: «Siamo entrati quindici volte». Il militare continua: «Se pensano una cosa del genere, se la dicono è pure meglio. Quindi vuol dire che stanno buoni. Venendo al discorso nostro, quando la formalizziamo quella denuncia?». Tidei: «Di Fronti (Andrea, allora vicesindaco, ndr)? Perché?». Ricci: «Perché la dobbiamo formalizzare». Tidei: «Ho paura che dopo Fronti me se guasta e me manda a casa davvero».

Il sottufficiale insiste: «Ci rifletta». L’ex deputato pd torna sull’argomento intercettazioni e riferisce quanto avrebbe saputo: «Stai attento ai carabinieri, l’altra volta ti sono venuti a mettere le microspie». Il luogotenente: «Sì, sì dappertutto». Ricci: «Parlamose chiaro lei è o non parte offesa in tutta questa vicenda?». Tidei: «Credo di sì». Ricci: «E allora?». Tidei: «Essì ma pure se sono parte offesa se poi me la piglio in culo?». E racconta che quando era sindaco di Civitavecchia, pur essendo «parte offesa», sarebbe stato costretto ad «andare a casa». Chiosa di Ricci: «Che le devo di’, ci rifletta».

Il fascicolo per corruzione è stato aperto nel 2021 e Tidei si convince a depositare la querela per tentata corruzione solo il 20 marzo 2022, tre giorni dopo la conversazione con Ricci. Nel frontespizio si legge che i fatti denunciati sarebbero avvenuti a Santa Marinella tra dicembre 2021 e febbraio 2022, quando le microspie lavoravano già a pieno regime. Il 17 marzo il primo cittadino è ancora spaventato dall’idea che possa esserci un fascicolo sull’attività della sua giunta. Quindi chi dice che le intercettazioni avrebbero penalizzato chi aveva dato il via all’inchiesta con la propria coraggiosa denuncia non ha capito che le captazioni erano già in corso.

In uno dei video di marzo, Tidei offre al militare le chiavi della sua «alcova»: «Ma le vole le chiavi, se le vo’ tene’? Dovesse succede qualche cosa… (gli passa le chiavi, ndr) e…». Il sindaco gli chiede di farsene una copia e poi fa una battuta decisamente infelice: «Ve può servi’ pure per veni’ a mette qualche cimice…». Microspie che stanno già registrando l’incontro all’insaputa dei due. […]

L’investigatore si fa scappare una notizia: «Una cosa, in settimana mi sa che (inc) una bella ordinanza» poi abbassa il tono e non si capisce, alla fine aggiunge: «Gliel’ho anticipato…». E chiosa: «A volta abbiamo a che fare pure con questi personaggi». Forse si parla di pedofilia e Tidei si indigna: «È una cosa che odio. I ragazzini… sarà che c’ho quattro figli, cinque nipoti, ma i ragazzini è una cosa che a me…». Il sottufficiale rincara: «Tra l’altro (inc) denunciato (inc)». A Tidei scatta la sindrome professionale: «Pure? (inc) vent’anni de galera. Vabbè, ma è impegnato politicamente?». Il carabiniere lo esclude: «No, no».

Tidei a questo punto si preoccupa per il lavoro della consorte del comandante: «Ma sua moglie poi che ha fatto?». Il sottufficiale spiega: «Sta facendo il corso da Oss (Operatore socio-sanitario, ndr). Finisce a giugno». Tidei risponde da par suo: «Allora a giugno la sistemamo subito».

Il maresciallo sembra frenare: «Si, vabbè, ma tanto di posti ce ne sono… (allarga le mani, ndr)». Sostiene che a indirizzarli nel mondo del lavoro sia direttamente la scuola riconosciuta dalla Regione. Tidei non si arrende: «Oss posso… di Oss ne servono tantissime. Quante ne vuole di Oss. Ne sistemo uno o due al girono».

Il primo cittadino commenta che con Scienze infermieristiche sarebbe stato anche più semplice, ma anche così non sarà difficile: «Comunque quando finisce la Oss se lei la sistema per conto suo va bene, sennò la sistemamo noi. Io con gli Oss non c’ho probblemi. Se lo vole pija un caffè?».

In un altro video i due sono in terrazzo e mentre rientrano stanno finendo di parlare di un procedimento relativo a un abuso edilizio. La confidenza cresce. Tidei torna sulla questione della consorte del carabiniere: «Poi io pensavo a quell’altra cosa… ma l’ha preso poi quel titolo? Oss…». Il luogotenente ribadisce: «No, finisce a giugno». Tidei: «Eh, si può risolvere bene quella questione. Risolto questo, ne parlavo con mia moglie, se fuori dal periodo dell’inchiesta, tutta ‘sta roba, onde evitare compromissione, se state una sera a cena a casa mia con la moglie»

Il comandante non si sottrae: «Qual è il problema? Volentieri, grazie per l’invito». Tidei: «Se una sera vuole, ne parli con sua moglie, mia moglie è un’ottima cuoca». Ricci: «Aspettiamo che finisce…». Tidei: «Quando è disposto lei, io non voglio assolutamente comprometterla». Ma alla fine il più compromesso di tutti è stato Tidei, che oltre alle cene ha dimostrato di essere molto interessato anche ai dopocena galanti.

2. IL SINDACO «HOT»: «NE HO ASSUNTI 4.000, PENSO IO A TUA SORELLA» Estratto dell’articolo di Giacomo Amadori e François De Tonquédec per “La Verità”

L’uso improprio della cosiddetta stanza Romeo (mai nome fu più azzeccato) del municipio di Santa Marinella, quella attrezzata con divano per gli ospiti, ha scatenato la curiosità dei media sui video hot del primo cittadino pd Pietro Tidei mentre armeggia con almeno due signore.

Ma i filmati pruriginosi sono solo la punta dell’iceberg di un sistema di potere che ruota intorno a un politico di lunghissimo corso […] che ha attraversato gli ultimi cinquanta e passa anni di storia repubblicana passando dalla militanza nel Pci a quella nel Pd, facendo il parlamentare (per due legislature) e il sindaco numerose volte, tra Santa Marinella e Civitavecchia.

Una carriera in cui è riuscito, come il conterraneo e compagno di partito Esterino Montino, a mettere via una discreta fortuna, risultando, una decina di anni fa, tra i parlamentari più facoltosi della sinistra.

Nel 2012 emerse che aveva dichiarato un reddito di 214.401 euro, battendo i colleghi di partito Enrico Gasbarra (138.538 euro) e Walter Veltroni (136.731 euro). All’epoca il deputato poteva contare anche sulla pensione di ex dirigente Enel e su quella di ex consigliere regionale.

All’epoca ha anche dichiarato due immobili e un terreno a Civitavecchia, una casa in costruzione in Grecia, di cui risultava proprietario per un terzo, oltre ad altri sei fabbricati in comproprietà tra Civitavecchia (2), Allumiere (3) e Tolfa (1), oltre a un ulteriore terreno a Civitavecchia.

Nello stesso periodo è finito al centro di un’inchiesta giornalistica su uno degli immobili di maggior pregio dell'Isma (sigla dell'Istituto Santa Maria in Aquiro), una Ipab (istituzione di pubblica assistenza e beneficenza). L’appartamento, grande circa 130 metri quadrati, era situato nell’esclusiva via del Babuino di Roma, proprio all'angolo con piazza di Spagna. Qui si appoggiava durante la settimana lavorativa Tidei senior, mentre il contratto di locazione era intestato alla moglie.

Ma in tanti anni di attività, il politico del Litorale Nord, oltre ad aver messo da parte qualche picciolo ha creato un vero e proprio sistema di consenso «clientelare», almeno stando ai video che lo ritraggono in azione nel suo ufficio.

Infatti in uno dei famosi filmati acquisiti dalla Procura di Civitavecchia […] è lui stesso a proclamare: «Io ne ho assunti 4mila, non è che ne ho assunto uno: 4mila!». […]

Adesso spunta un altro dialogo interessante tra il primo cittadino e l’architetto Alessio Rosa, trentottenne dipendente Enel (la stessa azienda dalla quale proviene Tidei), da lì a poco candidato in una lista civica a sostegno della riconferma del sindaco. L’oggetto della conversazione è una raccomandazione.

Rosa spiega subito che gli deve chiedere un «favore»: «Io ho mia sorella che ha già fatto l’assesment (valutazione, ndr) nel gruppo Ferrovie dello Stato e mo’ la devono chiama’ pe’ il colloquio… ci puoi mette una buona parola […]».

[…] Rosa specifica: «Praticamente ha fatto l’assesment online e deve fare il colloquio orale». Il sindaco vuole sapere esattamente di quale società del gruppo stia parlando l’interlocutore. L’architetto mostra il cellulare e Tidei dice: «Damme la cosa precisa, quella che c’hai, che io la rigiro, no?». Il fratello apprensivo aggiunge che il primo step «è andato pure benino».

[…]. Il futuro candidato promette: «Pie’ se me sistemi ‘sta cosa, io…». Tidei si sente quasi sottovalutato: «Ma che te sistemo… a me me fate ridde quanno me… ma se era per me io l’avevo già sistemata… non è che…». Rosa lo asseconda: «Però Ezio, io a Ezio quando gli ho chiesto di me, uno e due, è venuto da te, ha parlato con Vittorio, con I. e loro mi hanno subito chiamato (verosimilmente in Enel, ndr)».

Tidei: «Sì, sì... lo so. Io ne ho assunti 4mila, non è che ne ho assunto uno… 4 mila!». Rosa va in visibilio: «Ne hai assunti 3.999 più uno (l’architetto indica sé stesso, ndr)». Tidei: «Ecco, 4mila! Però, poi, nun è che... uno che fa?

Chiede il favore, la cortesia, in maniera pulita. E se possibile, lo fanno, se non è possibile…». Il discorso passa alle successive elezioni, in cui Rosa avrebbe appoggiato il sindaco. «Ricàndidate te. Fronti (Andrea, ex vicesindaco, ndr) non lo candidiamo e me ce metto io. C’hai la parola mia, eh». Il sindaco chiama la segretaria Lorella, chiedendo una stampa di un file che le ha inviato.

Dopo varie chiacchiere Tidei chiede a Rosa le generalità della sorella, una classe 1997, e altre informazioni, spiegando che è sua intenzione inviare quella nota personalmente e non tramite Whatsapp. Quindi contatta telefonicamente la segretaria di Bruno chiedendo l’indirizzo per far recapitare una busta, all’attenzione della signora.

[…] A quanto risulta alla Verità […], la raccomandazione non avrebbe avuto l’esito auspicato e successivamente l’architetto Rosa avrebbe comunicato, con rammarico, a Tidei la mancata assunzione della parente.

Ma che il sindaco sia un po’ un Capitan Fracassa lo dimostra anche l’offerta di consulenze al marito di una delle sue presunte amanti.

L’ingegnere, ieri, con Repubblica, ha ricondotto le proposte di Tidei alla sua attività politica di opposizione con Rifondazione comunista e non ai rapporti affettuosi del primo cittadino con la consorte. Quindi ha aggiunto che «poco tempo fa» gli sarebbe stato offerto un ulteriore incarico, «questa volta coerente con le sue competenze».

Tidei durante l’ultima campagna elettorale lo avrebbe presentato come «quello che in una zona» di Santa Marinella «si sarebbe occupato del problema» del dissesto idrogeologico. Ma vinte le elezioni sarebbe «sparito». […]