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 2023  settembre 28 Giovedì calendario

Chi è Sammy Mahdi, il politico fiammingo che ha vinto uno show di drag queen

Siamo ancora lontani dalle elezioni che si terranno in Belgio questa primavera, ma Sammy Mahdi si è portato avanti con il lavoro e all’inizio di settembre è riuscito a vincere la prima competizione: quella di Make Up Your Mind, programma televisivo andato in onda sul canale VTM e importato dai Paesi Bassi. Una gara per scegliere la migliore drag queen, fra costumi spettacolari ed esibizioni canore (in playback).
Una presentazione convincente quella di Mahdi, che ha partecipato allo show come Cindy Envy. Abito arancione con calze a rete abbinate, lingua blu e tacchi che farebbero traballare anche la maggioranza più stabile. Cantando la sua versione di Get the party started dell’artista americana Pink ha convinto la giuria, che è rimasta spiazzata quando è stata rivelata l’identità dell’artista. Sugli schermi ai lati del palco dove si è esibita prima, la drag queen in arancione si è trasformata nel politico in giacca e cravatta.

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A stupire di più è il fatto che Mahdi rappresenti la destra fiamminga e che a giugno sia diventato proprio il presidente del partito Christen-Democratisch en Vlaams (Cristiano-democratico e fiammingo) grazie un voto quasi unanime. È proprio il suo passato politico poco progressista a lasciare a bocca aperta quando si ripensa all’esibizione. In passato, Mahdi non ha nascosto le sue posizioni contro l’immigrazione in Belgio, anche quando ha assunto il ruolo come segretario di Stato per le politiche d’asilo e di migrazione.
«“Sei venuto qui, ma non puoi restare”, non è il miglior messaggio da dover dare a una persona, ma è necessario», ha detto durante il suo incarico. E nel 2021 è stato investito da una polemica per l’espulsione di un imam, Mohamed Toujgan, al centro della vita spirituale musulmana in Belgio per quasi 40 anni. All’epoca il politico aveva spiegato che l’azione era motivata da alcuni rapporti dell’intelligence, ma la spiegazione non lo aveva risparmiato dall’accusa di essere un traditore della comunità musulmana. Sammy Mahdi, infatti, è figlio di un immigrato iracheno scappato dal regime di Saddam Hussein. E – nonostante non parli arabo e abbia sempre vissuto nel Paese europeo —il politico ha detto di essere affezionato alle proprie radici, che affondano nella storia di Baghdad. Ma la sua identità è solo fiamminga. «Non voglio essere il “gettone Ali”», aveva detto in un’intervista, accusando alcuni politici di voler accattivarsi e sfruttare per ragioni elettorali la popolazione belga di origine straniera.
Una svolta progressista inaspettata? Non quando si tratta di diritti LGBT. Su X (ex Twitter) si vedono le tracce. Già nel 2019 sosteneva che non si risolvono le aggressioni omofobe «chiedendo ai gay di smettere di camminare mano nella mano in certi quartieri», mentre ad agosto si è fatto fotografare su un carro della parata per l’orgoglio omosessuale che si è tenuta ad Anversa. E le sue posizioni sul tema sono state ulteriormente rafforzate dalle dichiarazioni che ha rilasciato dopo l’episodio di Make Up Your Mind, durante la quale ha voluto trasmettere un «messaggio sociale» : «Molti diritti acquisiti vengono talvolta messi in discussione. Oggi toccherà alle drag queen e domani forse ai matrimoni gay. Dobbiamo continuare a combattere questa battaglia e se riesco a farlo con i tacchi da 20 centimetri, lo faccio con grande piacere».
Solo un passo indietro sulle proprie dichiarazioni: intervistato dal presentatore della trasmissione, ha detto di volersi presentare in tacchi e abito arancione alla prossima riunione del partito. «Davvero?», ha chiesto il conduttore. «No, no. Sto scherzando», ha ritrattato Mahdi.