Corriere della Sera, 24 settembre 2023
Salvini rilancia sulle sanatorie
ROMA Una sanatoria sulle piccole irregolarità edilizie. L’idea è stata lanciata ieri dal leader della Lega e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, scatenando le proteste delle opposizioni che gridano all’ennesimo condono, accusa respinta dal Carroccio. L’ipotesi della sanatoria è stata illustrata da Salvini ieri mattina durante un convegno della Confedilizia a Piacenza. «Ci sono centinaia di migliaia di piccole irregolarità architettoniche, edilizie, urbanistiche che stanno intasando gli uffici tecnici di moltissimi Comuni – ha sostenuto il ministro -. Non sarebbe più saggio per quelle di piccole entità andare a sanare tutto questo? Lo Stato incasserebbe e i cittadini tornerebbero nella disponibilità piena del loro bene». Per questo, ha concluso Salvini, si tratta di «un ragionamento su cui converrebbe andare con coraggio fino in fondo». Tanto più che il governo è alla disperata ricerca di risorse per finanziare la manovra di bilancio. Non a caso il ministro ha introdotto la sua proposta con queste parole: «Lo dico senza ipocrisie: ci sono problemi di bilancio?...».
Immediate le reazioni da sinistra. «Un’altra strizzata d’occhio ai furbi da parte di un governo disperato che non sa dove trovare fondi per la manovra e che quindi vuole fare cassa attraverso un ulteriore condono, dopo quelli fiscali – attacca il presidente dei senatori del Pd, Francesco Boccia -. Ci piacerebbe sapere se Giorgia Meloni e il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, concordano con la linea “condonista” del loro ministro». Il leader dei Verdi, Angelo Bonelli, definisce «criminogena» la proposta, «perché, com’è sempre accaduto quando si sono annunciati condoni edilizi, causerà una forte ripresa dell’abusivismo». Che comunque è già molto esteso, secondo lo stesso Bonelli: «Nel 2022, 15 case su cento sono abusive mentre nel Sud lo sono 50 case su 100». Contro la sanatoria anche Italia viva. «Evidentemente Salvini ha la memoria corta – dice Silvia Fregolent – su quanti danni i condoni edilizi hanno fatto in Italia, anche in termini di vite umane, e dopo quello approvato con il governo gialloverde ora ci riprova».
Ma secondo la Lega si tratta di una polemica montata ad arte dalle opposizioni. La senatrice Elena Murelli, che ieri ha partecipato al convegno della Confedilizia a Piacenza, dice che «Salvini non ha mai parlato di case abusive, ma di sanare solo pratiche comunali che presentano piccole irregolarità architettoniche, urbanistiche ed edilizie. La parola condono non è mai stata usata. Basta con le strumentalizzazioni della sinistra». Sulla stessa linea Alberto Gusmeroli, presidente della commissione Attività produttive della Camera e responsabile Fisco della Lega: «Ero seduto accanto al ministro Salvini. Ha parlato di sanare solo piccole irregolarità. Basta rivedere il video per rendersene conto».
In effetti Salvini non ha usato la parola condono, ma è evidente che ha toccato un tema estremamente delicato. Tanto più che, come conferma lo stesso Gusmeroli, la Lega non ha presentato proposte di legge in materia e quindi risulta difficile capire i contorni del provvedimento che ha in testa il ministro. E poi bisognerà vedere se troverà appoggio nella maggioranza. Che per esempio sugli affitti brevi non sembra essere compatta, visto che proprio Salvini ieri si è distinto dalla linea di Fratelli d’Italia: «Non credo sia compito dello Stato decidere se devi affittare a breve, a medio o a lungo termine. Siamo in un Paese libero. Ognuno deve essere libero di decidere come mettere a reddito il proprio immobile», ha detto sempre a Piacenza.