Avvenire, 24 settembre 2023
La Sicilia continua a bruciare
Ci sono anche le prime vittime, nel disastroso bilancio degli incendi che, da giorni, stanno assediando la Sicilia e Palermo, in particolare. A perdere la vita è stata, ieri, una donna di 42 anni di Cefalù. Insieme al padre e ai fratelli stava cercando di salvare i suoi cavalli, quando ha perso i sensi ed è scivolata in un canalone nei pressi del viadotto autostradale preda delle fiamme e dell’intenso fumo. La paura o lo stress causato dall’avanzare delle fiamme ha invece causato la morte di un uomo, colto da malore a Trappeto, nel Palermitano. Secondo la Coldiretti, per ricostituire i boschi ridotti in cenere dal fuoco ci vorranno fino a 15 anni con danni all’ambiente, all’economia, al lavoro e al turismo. Intanto, il vescovo di Cefalù, Giuseppe Marciante, è tornato a denunciare «l’inerzia colpevole» della politica, che gli era valsa l’accusa di «fomentare sommosse popolari» da parte del presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani. «È chiaro che il fenomeno ha un passato e un presente – si legge in una nota della diocesi –. Una storia che si ripete e che è diventata insopportabile».