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 2023  settembre 23 Sabato calendario

La metà degli italiani è molto soddisfatta del proprio lavoro

Meno di un italiano su due è «molto soddisfatto» del proprio lavoro. Lo rivela il primo “Rapporto nazionale della European Social Survey in Italia”, presentato ieri dall’Inapp (Istituto nazionale per l’analisi delle politiche pubbliche). L’indagine mette a confronto 30 Paesi europei, sia membri dell’Ue che extra Ue (oltre ad Israele). Solo 47 occupati italiani su 100 dichiarano elevati livelli di soddisfazione, 7 punti percentuali sotto la media europea. Ma soprattutto distanti anni luce dalle percentuali del 71% e oltre di Paesi come Finlandia, Islanda, Olanda, Norvegia, Belgio. Di fatto, meno contenti di noi ci sono solo Grecia, Serbia, Polonia, Repubblica Ceca e Spagna. Due i fattori all’origine di tale insoddisfazione: solo il 15,7% degli occupati italiani può scegliere inizio e fine del proprio orario di lavoro (rispetto al 20,6% medio degli altri Paesi) e solo il 30,8% può scegliere il luogo di lavoro (contro il 42,3%). Più penalizzati risultano i lavoratori con basso livello di istruzione, bassa professionalità e contratti non stabili. «La soddisfazione lavorativa dipende ormai in modo significativo dalla flessibilità oraria e dalla possibilità di scelta del luogo della prestazione lavorativa – conferma Sebastiano Fadda, presidente dell’Inapp –. La quota di occupati altamente soddisfatti sale dal 47% al 68% (+21 punti percentuali) nel caso in cui si possa beneficiare di flessibilità oraria. Al contrario, la quota di altamente soddisfatti scende al 44,6% nel caso in cui non ci sia la possibilità di scegliere il luogo dove svolgere il proprio lavoro».