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 2023  settembre 22 Venerdì calendario

I talk tedeschi sono diversi

Non ho visto da Berlino la puntata di Otto e mezzo, con ospite Elly Schlein alle prese con la padrona di casa Lilli Gruber e Massimo Giannini, direttore de La Stampa. Non ho antenne per seguire la Tv italiana, e in streaming vengo subito bloccato perché vivo all’estero. Leggo che i due colleghi hanno messo alle corde la leader del Pd, perché non rispondeva alle domande, e parlava in modo astruso. Hanno fatto bene o male? In Germania non ci sarebbero state polemiche. Il dovere di un giornalista è ottenere risposte, quello di un politico di farsi comprendere dagli spettatori, non solo dagli addetti ai lavori.
In una storica trasmissione, che vedeva un politico da solo alle prese con l?intervistatore, Sandra Maischberger continuò per un’ora a insistere con Joschka Fischer, ministro degli esteri: lei non ha risposto alla mia domanda. L’unica: perché prima era contro l’ingresso della Turchia nella Ue, e poi a favore? Il verde Joschka, alla fine, era sudato come un pugile all’ultimo round (semplicemente, voleva diventare presidente dell?Onu, e aveva bisogno dell?appoggio degli Usa).

Sandra era socialdemocratica, quindi dalla parte dei verdi, al governo con Schröder, ma si comportò professionalmente, oggi tiene sempre il suo talk show, il più seguito con quello di Anne Will. Le donne sono le più brave in Tv. Un giornalista non deve temere per la carriera se fa la domanda giusta. Bisogna ribattere alla risposta dell’intervistato, se mente o tergiversa. Dunque, bisogna affrontare un’intervista preparati.
In tv insieme con i politici vengono invitati addetti ai lavori e specialisti, storici, economisti, e non sempre gli stessi giornalisti. Non ci sono divi e ospiti fissi. Qualcuno é chiamato più di sovente, perché è bravo, non perché provoca scontri che fanno audience. Se ci si limita ad ascoltare l’ospite, il giornalista si riduce a un portavoce. Non dovrebbe polemizzare per partito preso, interrompendo l?intervistato, non lasciandolo parlare. Né complici né avversari, sembra semplice ma non lo è.

Le risse verbali sono rare alla Tv tedesca, chi alza i toni non piace agli spettatori, per i tedeschi chi litiga ha già perduto.
Merito del tedesco, lingua che assomiglia al latino, con il verbo alla fine della frase. Se non si ascolta, non si capisce che cosa intende l’interlocutore. Infine, gli ospiti di solito non vengono pagati. Se partecipo, lo faccio a nome del mio giornale, o del mio partito. Ma ci sono rare eccezioni. Il ministro della Sanità, il socialdemocratico Karl Lauterbach, in un anno durante la pandemia è comparso come ospite 14 volte in diverse trasmissioni. Ovviamente, dichiara, sempre gratis, è mio dovere informare l’opinione pubblica. In compenso ha ricevuto insulti e minacce di morte.
L?ora di Anne Will, la domenica sera, alle 21,45, subito dopo il giallo settimanale, ha un’audience molto alta, in media non meno di 3,5 milioni di spettatori. I cinque ospiti non ricevono alcun onorario. Sono scelti in modo equilibrato, ma domenica scorsa Frau Anne ha teso un agguato a Sahra Wagenknecht, l’ex leader della Linke, che sta per fondare un suo partito: la Will e altri tre coalizzati contro Sahra, contraria all’invio di armi a Kiev, favorevole a iniziare colloqui di pace. L’unica neutrale, una giornalista della Zeit, settimanale liberale, è stata dimenticata dalla conduttrice. L’Ucraina fa dimenticare il fair play, ma la Wagenknecht ha risposto in modo chiaro, non ha mai perso il controllo. Quanto guadagna Anne Will è segreto, ma dovrebbe arrivare a 750mila euro lordi all’anno.
Anche la Maischberger non paga onorari. La sua trasmissione costa all’anno 4,7 milioni di euro, 140mila per puntata. La conduttrice quadagna 795mila euro, sempre lordi. Gli ospiti di “Hart aber fair”, duro ma leale, ricevono un rimborso spese tra i 500 e mille euro, ma non i politici. Il conduttore Frank Plasberg arriva a 730mila, 21.500 a trasmissione che ha un costo complessivo di 195mila euro. I talk show sono prodotti da società indipendenti e il bilancio è in attivo per tutte. La politica rende, ma per non perdere spettatori bisogna parlare chiaro, restare sopra le parti, o almeno sembrarlo.