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 2023  settembre 22 Venerdì calendario

Intervista a Giordano Bruno Guerri

Quella sul direttore del Museo Egizio di Torino, Christian Greco, «è una polemica assurda, che danneggia solo chi l’ha creata». Giordano Bruno Guerri, storico, da 15 anni presidente della Fondazione Vittoriale degli italiani (la casa di Gabriele D’Annunzio a Gardone Riviera), non si capacita di come si possa «mettere in discussione un professionista come Greco». La parte dell’intellettuale di destra, come spesso viene etichettato (era finito anche nel totoministri del governo Meloni per la Cultura) gli sta stretta: «Sono stato confermato al Vittoriale per quattro volte, con governi di centrodestra e di centrosinistra – dice – a pesare devono essere solo i risultati del nostro lavoro».Vale anche per Greco, giusto?
«Certo, non lo conosco personalmente, ma ho visitato il Museo Egizio prima e dopo il suo arrivo: i risultati che ha ottenuto dal punto di vista scientifico, culturale ed economico, anche guardando alla crescita dei visitatori, sono indiscutibili. Non posso che stimarlo professionalmente come direttore».
Lei conosce bene, invece, Maurizio Marrone, l’assessore regionale di FdI che non riconfermerebbe Greco nel suo ruolo perché «ci sono figure più qualificate di lui».
«Sì, conosco Marrone, abbiamo partecipato a diversi eventi e convegni insieme. Credo sia un bravo politico, ma credo anche che, in questo caso, abbia sbagliato. Ci sarà in giro qualcuno meglio di Greco? Può anche darsi, ma vai a trovarlo…».
È stata una dichiarazione ispirata da ragioni politiche?
«Se così fosse, sarebbe un errore clamoroso. Mi pare un’operazione più di livello locale, dettata dalla volontà di occupare poltrone sul territorio».
Però la polemica è diventata nazionale, le accuse del vicesegretario della Lega Crippa sono molto pesanti, no?
«Guardi, Crippa ha detto una sciocchezza, come a volte fanno i politici. Penso che, alla fine, quello che ne uscirà peggio sarà proprio lui e il suo partito».
Greco «razzista contro gli italiani» per aver previsto sconti sul biglietto per i visitatori musulmani?
«L’idea di punirlo per questo mi sembra incredibile. Tra l’altro, quella è stata un’operazione tutt’altro che sbagliata, sia dal punto di vista culturale che economico. Mi viene da ridere: io ho previsto l’ingresso gratuito al Vittoriale per i residenti di Gardone Riviera, mentre quelli della vicina Salò, ad esempio, pagano. Li ho discriminati?».
Deve chiedere ai leghisti, magari propongono di cacciare anche lei…
«Non penso proprio, visti i risultati che anche io ho ottenuto. La nostra è una professione difficile, serve una specifica competenza scientifica e manageriale insieme: se uno fa bene su entrambi i fronti, non può essere messo in discussione. Vale per me, per Greco, anche per Schmidt agli Uffizi, tanto per fare un altro esempio positivo».
Schmidt sembra avere le spalle coperte, se è vero che pensa di candidarsi sindaco di Firenze con Fratelli d’Italia. Si stupirebbe?
«Onestamente non ci credo, lo conosco e non mi pare il tipo che si mette a fare il sindaco. Comunque, ognuno fa le sue scelte, non lo condannerei certo per questo, tanti si sono buttati in politica. Per quanto mi riguarda, meglio continuare a fare il nostro bellissimo mestiere».
Anche Greco?
Lui resterà al suo posto, glielo assicuro. Questa polemica è una fiammata che si spegnerà velocemente. Ho visto che da Fratelli d’Italia hanno già preso posizioni più morbide e anche i leghisti capiranno di aver preso un abbaglio».