Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2023  settembre 18 Lunedì calendario

L’Intelligenza artificiale stravince in Borsa

Non si fa altro che parlare di intelligenza artificiale (IA) e di come stia cambiando e, soprattutto, cambierà nei prossimi decenni i settori industriali, i servizi e le nostre abitudini. Si pensi che Nvidia, l’azienda leader nella progettazione e nello sviluppo di unità di elaborazione grafica al centro della recente accelerazione nell’adozione dell’IA, in pochissimo tempo ha superato 1.000 miliardi di dollari di valore di Borsa. Nel frattempo è stata varata la più grande Ipo dell’anno con Arm, il big dei chip, la cui valutazione si aggira intorno a 55 miliardi. Scopriamo come investire sulla IA.
COS’È L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE
L’intelligenza artificiale è l’abilità di una macchina di mostrare capacità umane quali il ragionamento, l’apprendimento, la pianificazione e la creatività. L’IA permette ai sistemi di capire il proprio ambiente, mettersi in relazione con quello che percepisce e risolvere problemi, e agire verso un obiettivo specifico. L’esempio più evidente dell’IA generativa e delle sue capacità di autoapprendimento ChatGPT, la chatbot di OpenAI, si è rapidamente diffusa sul web.
COSA È IN GRADO DI FARE L’IA
Oltre alla robotica e nei sistemi automatizzati di gestione, l’IA è utile nel commercio elettronico sia per individuare e ridurre le frodi con carta di credito e sia per identificare e opportunamente gestire le recensioni false. L’IA nella sanità può invece sviluppare macchine sofisticate in grado di rilevare malattie e identificare cellule tumorali, incrociare dati storici con il sapere medico per scoprire nuovi farmaci, analizzare una grande quantità di dati che in cardiologia e radiologia può richiedere molto tempo. Nell’agricoltura l’AI rileva parassiti e malattie, irrora in modo intelligente e contribuisce a migliorare la qualità e l’accuratezza dei raccolti. Nell’ambito della mobilità Toyota, Audi, Volvo e Tesla utilizzano l’apprendimento automatico per insegnare alle loro auto a guidare in sicurezza in diversi contesti e a identificare gli oggetti per evitare incidenti.
QUANTO PUÒ RENDERE
Secondo un recente studio di Goldman Sachs, le valutazioni attuali nel settore tecnologico non sono molto care come nella bolla del 2000. Ed è probabile questo nuovo ciclo tecnologico possa portare a ulteriori sovraperformance rispetto alla media degli indici di Borsa. Più in generale, investendo in un paniere di fondi e Etf specializzati sull’IA è possibile registrare un rendimento tra l’8% e il 10% medio annuo avendo pazienza per almeno cinque anni. Chi ha il tempo di seguire ogni giorno l’investimento e sopporta le forti oscillazioni nel breve termine può anche puntare al 20%, avendo però la prontezza di liquidare le posizioni non appena raggiunto il guadagno desiderato.
I SETTORI INTERESSATI
I vincitori della prima fase sono state le società fornitrici di semiconduttori, in particolare i chip di ultima generazione. Guardando avanti, nel medio termine, emergono potenzialità non soltanto nelle applicazioni nell’agricoltura e nel settore auto ma soprattutto nel software e Internet, segmenti posizionati al meglio per guidare la prossima ondata del ciclo tecnologico e l’ampliamento della domanda di intelligenza artificiale in quanto tutte le aziende che hanno investito in innovative applicazioni di intelligenza artificiale cercheranno di monetizzare i progressi ottenuti nei loro prodotti e servizi. Ma il campo delle potenzialità è vasto basti pensare al settore della salute che, tramite l’adozione precoce dell’IA, può migliorare la qualità, l’efficacia e la disponibilità delle cure. Oppure alle piattaforme cloud che permettono alle compagnie di selezione del personale di individuare il profilo di lavoratore ricercato dall’azienda.