Corriere della Sera, 18 settembre 2023
Nove mesi di campagna elettorale
Caro direttore,
è normale che si viva una perpetua campagna elettorale in Italia? Dalle dichiarazioni di molti politici vedo uno sguardo alle prossime elezioni Europee. Il nostro Paese si può permettere tutto questo?
Marco Sostegni
Caro Sostegni,
trovo incredibile che già sia partita la campagna elettorale per le Europee e che le scelte di oggi (nelle politiche per l’immigrazione e per l’economia) siano solo indirizzate ad ottenere il miglior risultato in quel voto. Intanto una considerazione: possibile che questo accada a nove mesi dall’apertura delle urne avviando così una lunghissima ed estenuante corsa elettorale? Il voto per il Parlamento Ue ha segnato passaggi importanti per alcuni leader (vedi i successi di Matteo Renzi e Matteo Salvini) che si sono sentiti inebriati dalle vittorie, salvo poi calare velocemente. Finora, però, il clima di eccitazione scattava due-tre mesi prima del voto e non con un anticipo tanto largo. C’è poi una questione più generale: se l’alleanza di centrodestra punta, come sostiene ripetutamente, a governare per cinque anni che senso ha procedere per strappi invece che programmare la migliore manovra economica possibile, date le difficili condizioni di bilancio, attuare il Pnrr (gli unici investimenti certi e finanziati), trattare con l’Europa politiche razionali e condivise per l’immigrazione?
Tutto sembra invece indirizzato a difendere e allargare il proprio fortino: a costo di immaginare scenari irrealizzabili (quello di un’Europa governata da popolari, conservatori e destre è già caduto) oppure tessere alleanze finalizzate solo a mettere in difficoltà l’alleato di governo e rubargli consenso.
Lo stesso discorso vale per l’opposizione dove, al di là di alcune sporadiche intese come quella sul salario minimo, l’obiettivo principale resta solo quello di contarsi per affermare la propria supremazia nello schieramento. Verrebbe da chiedere, ma so che è un’illusione, di fermare la giostra, e recuperare serietà dedicandosi ai veri problemi del Paese. Tanto sulla soluzione o no di questi gli elettori giudicheranno i partiti e non sulle battaglie e le scaramucce di questi giorni.