il Fatto Quotidiano, 16 settembre 2023
“Poveri” politici
Articolo del 16.9
Napoli. In quale parte del mondo esistono i politici e la classe dirigente con un sussidio di povertà? In Campania di sicuro. Qui fioccano assessori e consiglieri con redditi e Isee così bassi da poter ricevere la social card dell’Inps da 382 euro una tantum, il postamat che puoi usare solo per il pane, la pasta e i generi di prima necessità. A Nocera Inferiore (Salerno) ben tre assessori su sette risultano tra i destinatari: il vicesindaco Umberto Iannotti e gli assessori Renato Guerritore e Mimma Lamberti. Con Iannotti abbiamo provato a parlare. Non ha confermato di essere un beneficiario del sostegno. Sa che a Nocera c’è il record di tre assessori che avrebbero diritto alla carta solidale? “Non lo so, non mi interessa nemmeno saperlo”. Uno dei tre destinatari ha la sua stessa data di nascita. “Sai quanti ce ne sono a Nocera Inferiore nati in questa data? Io non ho ricevuto niente e poi nessuno ha fatto richiesta, è una cosa che va in automatico, come ho letto”. Ma lei ha ricevuto la social card? “Non ho nulla da dire”. Clic.
Nell’elenco dei 1.663 percettori di Nocera della social card, Iannotti figura al numero 982. Gli altri due assessori, Guerritore e Lamberti, sono avvocati. Guerritore, numero 302 della lista, è anche presidente della Camera degli avvocati giuslavoristi presso il Tribunale di Nocera Inferiore. Lamberti si trova al numero 1.354. Sulla sezione trasparenza del sito del Comune hanno dichiarato redditi annuali rispettivamente di 7.500 euro e 2.100 euro. Una volta entrati in giunta hanno iniziato a guadagnare indennità di circa 1.200 euro mensili. A richiesta di spiegazioni fatta dalle opposizioni, il sindaco Pd Paolo De Maio ha replicato dicendo di non aver chiesto agli assessori l’Isee, ma di averli selezionati attraverso principi di competenza, capacità ed esperienza. Gli ha risposto per le rime il candidato sindaco sconfitto, il docente e penalista Giovanni D’Alessandro: “Se nella sua giunta ci sono figure di così alto profilo, com’è possibile che questi risultino addirittura indigenti? Professionisti così brillanti da non maturare un reddito sufficiente a comprare il pane senza il contributo Inps”? È un terreno scivoloso, ma la provocazione ci può stare. Solleva interrogativi non solo sulla qualità della classe politica – che non si può e non si deve misurare soltanto con il successo economico, anzi – ma anche sull’uso e l’eventuale abuso di una misura di sostegno che non era stata pensata per i politici al governo di una città importante, ma per chi non ce la fa a sbarcare il lunario. E ci sarebbero domande anche sulle eventuali carenze di controlli da parte degli uffici comunali, che hanno un loro esclusivo potere sull’attribuzione finale del beneficio, dopo aver ricevuto gli elenchi dei nomi dall’Inps con le autocertificazioni Isee del 2021 al di sotto dei 15 mila euro.
Basta spostarsi di pochi chilometri per trovare altri interessanti spunti di discussione. Nella confinante Scafati (Salerno), la social card per i generi alimentari è stata spedita alla vicesindaca Teresa Formisano e alle consigliere comunali Maria Berritto e Assunta Barone. La signora Formisano è stata candidata in Forza Italia alle ultime Politiche e il sito Agro24, in una comunicazione elettorale a pagamento, la descrisse come “imprenditrice con una grande passione per la politica”. Imprenditrice e social card insieme suonano come un ossimoro. Uscita la notizia sul quotidiano La Città di Salerno, la signora Formisano e le due consigliere hanno fatto sapere “di essere pronte anche a donare il contributo nei confronti di persone bisognose dopo il movimento di sdegno nato nelle ultime ore in città”, si legge in un articolo uscito a luglio e tuttora in Rete. Lodevole, ma forse è anche la traccia che non ne avevano bisogno.
A Caserta hanno ricevuto la social card i consiglieri di minoranza Alessio Dello Stritto e Donato Aspromonte, eletti nelle liste avversarie al sindaco Pd Carlo Marino. I due hanno dichiarato che non intendono approfittarne. “Ho provato a farmi cancellare dall’elenco ma mi hanno risposto che non è possibile”, ha spiegato Dello Stritto, mentre Aspromonte, imprenditore, tra i titolari di una pompa di benzina nella zona di San Leucio, ha annunciato al sito Casertace che bonificherà i 382 euro a un’associazione del territorio.
Articolo del 17.9
ÉS o’ ra g a z z i ”. Mancava solo la celebre battuta di Gigì Proietti alla conferenza stampa indetta ieri dal sindaco di Nocera Inferiore Paolo De Maio (Pd) per chiarire la vicenda del suo vice Umberto Iannotti e dei suoi due assessori Renato Guerritore e Mimma Lamberti che hanno percepito la social card dell ’Inps da 382 euro una tantum, il postamat utilizzabile solo per acquistare pane, pasta e generi di prima necessita. LA NOTIZIA, scritta ieri dal Fa t t o Q u o ti d i a n o, è stata confermata in toto dal sindaco del Comune salernitano che si è presentato davanti ai giornalisti con la lettera di scuse e quasi dimissioni con cui gli assessori si sono cosparsi il capo di cenere. “Premesso che nessun illecito o violazione è stata commessa visto i criteri di rilascio della carta solidale legati esclusivamente ai soli parametri Isee, – scrivono i tre politici locali - riteniamo demandare a te ogni valutazione e ogni scelta dichiarandoci sin d’ora pronti a rispettarla. Consapevoli dell’inoppor - tunità della nostra condotta, siamo pronti ad assumerci le nostre responsabilità. Devolveremo ai servizi sociali l’equivalente di quanto ricevuto”. Nonostante l’imbarazzo, la revoca delle deleghe non arriverà. Il sindaco De Maio fa da scudo ai suoi: “Hanno fatto un mea culpa. Difendo Renato Guerritore, Umberto Iannotti e Mimma Lamberti. Hanno la mia fiducia personale, amministrativa e politica”. Il perché è presto detto. La conferenza stampa diventa quasi la spiegazione della normativa e del cortocircuito che ha consentito a politici locali, due dei quali avvocati, di incassare un sussidio per i poveri: “L’unico pregiudizio è il rispetto della legge. Sono ragazzi che hanno peccato di inesperienza. Non sono né Carnelutti, né avvocati di grido. Non hanno violato leggi o regolamenti. Hanno percepito una carta solidale. Sono stati leggeri. Ma se è solo questo”. LA CARTA SOLIDALE è una misura in favore di chi ha un Isee sotto i 15mila euro: “Nel Sud Italia i beneficiari hanno un Isee medio di 11mila e 730 euro. – chiarisce De Maio - Non è una misura per gli indigenti ma è una misura per il sostegno alle famiglie rispetto al caro vita. Non ne possono beneficiare i percettori del reddito di cittadinanza e i Naspi. La stragrande maggioranza di percettori sono professionisti. I tre assessori hanno ricevuto questa carta senza inoltrare alcuna richiesta. Vi faccio un esempio: se noi abbiamo sul conto corrente decine di migliaia d’euro, siamo genitori di due o tre figli e conduciamo in locazione un immobile, abbiamo un Isee al di sotto di 15 mila euro. Da sindaco, mi devo preoccupare di avere persone che non violano leggi e regolamenti. Qui parliamo di opportunità”. L’ultima stoccata va ai consiglieri di opposizione secondo cui gli assessori con la social card hanno impedito che la carta fosse assegnata i “veri bisognosi”: “È nominativa. Non hanno precluso altri beneficiari. – conclude De Maio – Non ne faccio una questione politica. Potrei dire a queste persone cosa ha fatto il figlio di Larussa o la Santanché. Non mi interessa”.