La Stampa, 15 settembre 2023
Intervista a Vanessa Incontrada
«È il tredicesimo anno che conduco i Tim Music Awards (oggi e domani in prima serata su Rai1) con Carlo Conti e ormai l’Arena è casa». Vanessa Incontrada sta tornando nella sua Toscana per qualche ora di relax prima di un week end di fuoco. «Saranno due serate con il meglio della musica italiana. Tra me e Carlo c’è un bellissimo rapporto e anche se sono tre ore di diretta a sera ed è tosta ci tengo molto; per me come iniziare la stagione scolastica. Da qui mi aspettano mesi di lavoro totale».
Adesso la aspettano Striscia la Notizia e Zelig, vero?
«Il 25 settembre ricomincio Striscia con Alessandro Siani e a novembre le prime tre puntate di Zelig con Claudio Bisio, mio fratello acquisito. Dico le prime tre perché ne sono già previste altre tre ad aprile».
Per Striscia sarà il terzo anno consecutivo. Che espereinza è stata?
«All’inizio io e Alessandro dovevamo prenderci le misure. Io non avevo mai fatto satira politica e a Striscia non c’è la stessa comicità di Zelig. Ale ha il suo modo di far ridere e per fortuna anche con lui come con Bisio ho un ottimo rapporto. Antonio Ricci ha creato una famiglia e ti senti protetto anche quando sbagli».
Sono stati anche anni di soddisfazioni con le fiction come Fosca Innocenti e Scomparsa, altri progetti in cantiere?
«A giugno ne inizio un’altra, ma sarà una storia più cruda dove metterò in campo un’altra parte di me. Ho in previsione anche il film Amazon per il Natale del prossimo anno e c’è il teatro. Uno spettacolo che porto in scena da due anni: Scusa sono in riunione, ti posso richiamare? con Gabriele Pignotta attore, regista e autore; inizio a dicembre e dopo un break riparto a marzo».
Eppure a dare retta ai gossip lei avrebbe una gran voglia di un secondo figlio. Quando troverà il tempo?
«La ringrazio per la domanda così facciamo chiarezza. In un’intervista ho detto che se la vita decidesse per me sarebbe bello avere un altro figlio e se arrivasse ben volentieri. Da lì a dire che sono incinta ne passa. Il problema è che tutti i giorni qualcuno mi ferma: “Vanessa, ma sei incinta”? Sono sfinita, ma non incinta».
Colpa dei social che amplificano la voglia di gossip del Paese?
«Ammetto di avere paura dei social network. Tutti dicono la propria opinione su tutto anche se non ne sanno nulla. Questo mi disturba e terrorizza. Pur essendoci, ma in modo molto delicato, cerco di non dare da mangiare agli odiatori seriali. Mi dispiace che la gente creda a quello che vede lì sopra. Qualche giorno fa un’amica è venuta a casa mia con la sua bambina piccolissima e abbiamo fatto una foto insieme che ho messo su Instagram. Non lo avessi mai fatto. Di colpo una valanga di messaggi: “Vanessa, non sapevo che avessi partorito, perché non lo hai detto prima...” Ma la gente come sta? Non approfondisce, rimane sulla superficie e questo è tristissimo».
Veniamo alla questione femminile. Drammaticamente continuiamo a parlare di femminicidi, di abusi, di soprusi... anche nella sua Spagna l’altro giorno…
«Ho seguito tutto secondo per secondo. Il conduttore di un tg ha fatto arrestare in diretta il molestatore che ha palpato sul sedere una sua inviata durante un collegamento. In Spagna abbiamo i nostri problemi, ma la polizia funziona. Qui in Italia per queste cose la giustizia è una buffonata. Rispetto ad anni fa le cose sono cambiate ma io a un uomo (uomo?) così non la faccio passare liscia e pur credendo nella libertà e nel perdono trovo che ci siano azioni imperdonabili. A uno così taglierei le mani. Ci vuole una giustizia che prende una posizione dura e drastica. Quel video mi ha scioccata. Il tizio lo hanno arrestato e portato in galera subito, ma in Italia non so se sarebbe successa la stessa cosa». —