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 2023  settembre 12 Martedì calendario

ACCETTATA L’EREDITA’ DEL CAV, ORA TOCCA PAGARE - I FIGLI DI SILVIO BERLUSCONI DOVRANNO SGANCIARE 100 MILIONI DI EURO A MARTA FASCINA E ALTRI 100 ALLO ZIO PAOLO PIU’ 30 A MARCELLO DELL’UTRI - I COSTI DA SOSTENERE SONO STATI DIVISI NELLA PROPORZIONE 52%-48%: BARBARA, ELEONORA E LUIGI CONTRIBUIRANNO CON 36,8 MILIONI A TESTA, MARINA E PIER SILVIO CON 59,8 CIASCUNO... -

Cento milioni nel conto di Marta Fascina, altri cento in favore di Paolo Berlusconi e trenta a Marcello Dell’Utri. Effetto extra famiglia dell’eredità Berlusconi che queste cifre ha scritto in due dei tre testamenti olografi: lasciti per la compagna, il fratello e l’amico. E i figli hanno risposto: sia fatta la sua volontà.

Pagheranno 230 milioni sottraendoli dal loro patrimonio ereditario. […] L’accordo tra i cinque fratelli ha troncato ogni speculazione. Chi e quanti tra gli eredi contribuiranno? Nell’accordo si è trovata la quadra anche al capitolo dei legati che, per legge, non possono andare in conto alla quota legittima.

La decisione è stata di ripartire il costo, anche qui nella proporzione 52%-48%. Così Barbara, Eleonora e Luigi contribuiranno con 36,8 milioni a testa, Marina e Pier Silvio con 59,8 ciascuno. Ma come è emersa la volontà del Cavaliere sui lasciti? Il primo “regalo” da 100 milioni è nelle poche righe di un foglio firmato, datato (5 ottobre 2020) e intestato Villa S. Martino.

Qui l’ex leader di Forza Italia dopo aver confermato il contenuto del testamento-base del 2006, quello in cui aveva deciso di lasciare la disponibile a Marina e Pier Silvio, scrive: « … aggiungo in favore di mio fratello Paolo Berlusconi una donazione di 100 (cento) milioni di euro a titolo di legato”.

Questi due documenti sono stati affidati fiduciariamente dal Cavaliere al notaio Arrigo Roveda e il 5 luglio lo stesso notaio ne ha chiesto la pubblicazione insieme a un terzo atto testamentario ricevuto ad Arcore dalle mani di Marta Fascina. È un foglio di carta datato 19 gennaio 2022, contenuto in «una busta non sigillata», annota Roveda. È il più informale dei tre atti con cui Berlusconi dispone del proprio patrimonio. […]