La Stampa, 10 settembre 2023
Mascherine a scuola
Monitoraggio e prevenzione. Soprattutto, priorità massima alla campagna vaccinale, mentre alza la guardia anche il mondo della scuola. Il Covid sta tornando d’attualità anche in Italia, solo negli ultimi sette giorni è stato registrato un aumento del 44% rispetto a quella precedente, per un totale di oltre 21mila casi certificati. Senza far scattare allarmismi, quanto basta per riportare l’attenzione necessaria sul tema della prevenzione.L’abbassamento della guardia ha permesso al virus di tornare a diffondersi: oggi, anche secondo uno studio dell’università dell’Insubria, è Eris la variante più diffusa, quella da monitorare con maggiore attenzione. E con l’avvicinarsi dell’autunno è necessario farsi trovare pronti con l’atteso, inevitabile, aumento dei casi, così da poter proteggere soprattutto quelle categorie più a rischio come malati, anziani, soggetti fragili. «Nelle ultime settimane c’è una ripresa dei casi per l’emergere delle nuove sottovarianti e per gli effetti della stagione estiva, gran parte sono infezioni lievi. La malattia per la persona giovane adulta e sana è clinicamente non rilevante. Al contrario, nei fragili, anziani e immunodepressi, il Covid rimane un problema. Per questo – spiega Andrea Antinori, che dirige il Dipartimento clinico dell’Istituto nazionale malattie infettive Spallanzani di Roma – si dovrebbe passare ad un monitoraggio che si concentri sui casi ricoverati in ospedale, quelli più gravi».Giovanni Migliore, presidente della Federazione delle aziende sanitarie e ospedaliere, ribadisce l’importanza dell’analisi dei dati relativi alla nuova ondata: «Riprenderemo a fine settembre il monitoraggio della situazione negli ospedali che abbiamo condotto per due anni e che raccoglieva i dati sui ricoveri nei reparti di area non critica e nelle terapie intensive. Conosciamo meglio la malattia, la sappiamo gestire anche in termini organizzativi».Come affrontare questa fase? Riprendendo se e quando necessario l’abitudine delle mascherine e dei tamponi di controllo, per esempio. E dando priorità massima alla campagna vaccinale da affiancare a quella antinfluenzale: «La fase di crescita di casi di Covid continuerà nelle prossime settimane anche con la commistione con l’influenza. Fragili e anziani devono fare i tamponi così, nel caso, possono assumere i farmaci antivirali. Difficile dire quando ci sarà il picco perché il Covid non è stagionale come l’influenza. È importante vaccinare fragili e anziani, serve un’alta attenzione a livello istituzionale, sorveglianza e monitoraggio» avverte Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università degli Studi di Milano.Da domani poi ricominciano le scuole, con l’assembramento di bambini e studenti. Ma nonostante la proliferazione della variante Eris, arrivano rassicurazioni da Francesco Vaia, direttore generale della programmazione del ministero della Salute: «Evitiamo allarmismi, noi adesso abbiamo gli strumenti per la tutela e in questo momento sono sufficienti», assicura il direttore generale della programmazione del ministero della Salute. Il mondo della scuola intanto annuncia di essere pronta a gestire questa fase anche in assenza di misure restrittive particolari, anticipa Mario Rusconi dell’Associazione presidi: «L’indicazione è evitare gli assembramenti degli alunni, soprattutto in questi primi giorni. In molte scuole poi a chi lo chiederà distribuiremo gel e mascherine utilizzando le tantissime scorte che ci furono date durante la fase critica della pandemia».