Corriere della Sera, 7 settembre 2023
L’ultimo album dei Rolling Stones
LONDRA Che sia l’ultimo, vista l’anagrafe e i tempi di gestazione – 235 anni in tre e 18 dal precedente album di inediti «A Bigger Bang» – o che non lo sia, chissene. Quello che conta è che c’è un nuovo disco dei Rolling Stones.
«Siamo stati pigri, però siamo anche stati molto on the road in questi anni – si giustifica Mick Jagger davanti ai circa mille giornalisti, influencer e addetti ai lavori seduti fra i velluti, i lampadari di cristallo e gli stucchi délabré dell’Hackney Empire, teatro vittoriano a East London –. A un certo punto ci siamo dati una dead line. È stato tutto veloce, giravano molte idee e da Natale dell’anno scorso a San Valentino abbiamo messo assieme ventitré tracce, praticamente due album».
«Hackney Diamonds», questo il titolo in slang londinese con riferimento alle schegge di vetro che fanno del quartiere una zona non proprio tranquilla, esce il 20 ottobre ma un assaggio è disponibile da ieri con «Angry»: ovviamente rock ed energia, riff di chitarra e l’inconfondibile timbro di Mick per una storia in cui quella arrabbiata, angry appunto, è lei e lui, che sta attraversando un periodaccio con pillole a sostenerlo, si chiede dove abbia sbagliato.
Un finto annuncio nella piccola pubblicità di un giornale di quartiere londinese nei giorni scorsi, l’iconico logo della linguaccia in versione vetro spaccato proiettato in giro per il mondo e ieri Mick Jagger, giubbino in raso ricamato e fresco di 80 candeline, Keith Richards e Ron Wood in giacca scura, hanno ufficializzato tutto con quattro chiacchiere insieme a Jimmy Fallon, star dei late night show televisivi americani.
È il primo album del dopo Charlie Watts, il batterista scomparso due anni fa. Che è però presente non solo in spirito: suona su due dei dodici brani, «Mess It Up» e «Live by the Sword». «È tutto diverso da quando lui se ne è andato – commenta Keith –. Era il numero quattro e ci manca incredibilmente. È stato lui a raccomandarci Steve Jordan. “Se dovesse accadermi qualcosa è lui il vostro uomo” diceva. Conosciamo Steve da anni, ma sarebbe stato duro senza la benedizione di Charlie». Altro salto nel passato. Sempre su «Live by the Sword» c’è Bill Wyman, bassista che lasciò la band nel 1993: «Il resto è nuovo, ma per una traccia abbiamo i Rolling Stones delle origini», sorride Mick. A chiudere la lista delle collaborazioni tre giganti: Paul McCartney, Stevie Wonder e Lady Gaga. Per concludere la carrellata di star, la protagonista del video di «Angry» è Sydney Sweeney, attrice Gen Z (Euphoria e White Lotus), che gira su una cabrio per le strade di Los Angeles e i cartelloni pubblicitari prendono vita con gli Stones in azione ripresi in epoche diverse.
Atmosfera leggera, Keith scherza sul viziaccio del fumo, Fallon imita Mick alla perfezione, parte una versione a cappella di «Off the Hook».
Oltre 60 anni di carriera insieme. Il segreto per un matrimonio così solido? «Ditecelo voi», ghigna Keith. Battuta fulminante di Mick: «Non parlarsi troppo spesso».
A Londra c’era aria di evento. Ben diversa l’atmosfera del lancio del disco di debutto. «Era in un pub a Denmark Street e c’erano un giornalista dell’Nme e uno di Melody Maker (storiche testate musicali britanniche ndr) – ricorda Jagger –, gli abbiamo offerto una birra e gli abbiamo consegnato il disco. Recensioni contrastanti ma direi che ha venduto bene».