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 2023  settembre 05 Martedì calendario

I lupi rischiano la specie protetta. Sono troppi

Negli anni Novanta erano specie protetta. Ma ora sono troppi e rappresentano un pericolo. In tutta Europa. I lupi (quelli veri) potrebbero perdere il loro status e diventare facile bersaglio dei cacciatori. Si comincia con un censimento, per capire quanti sono gli esemplari che sovrappopolano i boschi: secondo uno studio commissionato da Rewilding Europe, il numero di lupi grigi nei Paesi Ue è aumentato da 1.800 esemplari censiti negli anni Settanta ai circa 17mila attuali. In Italia l’ultima stima ufficiale era di oltre 3.300 lupi ma gli esperti ritengono che potrebbero essere anche il doppio, concentrati nelle zone alpine e appenniniche e sempre più presenti anche in altre aree.
Ad annunciare la caccia è la presidente della Commissione Ursula von der Leyen, che ha aperto una consultazione pubblica e invitato le comunità locali a comunicare i dati aggiornati sulla popolazione dei lupi nella propria area di competenza entro il 23 settembre. Per l’esecutivo Ue, il ritorno del lupo nelle regioni dove è stato assente per molto tempo sta portando sempre più a conflitti con le comunità locali di agricoltori e cacciatori, specie dove le misure per prevenire gli attacchi al bestiame non vengono messe in campo su larga scala.
Per la von der Leyen «la concentrazione di branchi di lupi in alcune regioni europee è diventata un pericolo reale per il bestiame e potenzialmente anche per gli esseri umani. Invito le autorità locali e nazionali ad agire dove necessario. In effetti, l’attuale legislazione europea consente già loro di farlo».
Essendo una specie autoctona, sottolinea la Commissione, il lupo è parte integrante del patrimonio naturale europeo e svolge un ruolo importante nella conservazione dell’equilibrio degli ecosistemi (per esempio predando i cinghiali). In base alla direttiva Habitat, la maggior parte delle popolazioni di lupo in Europa gode di una rigida protezione, ma sono possibili deroghe, a certe condizioni, anche per consentire di tutelare interessi di natura sociale ed economica.
Da re dei boschi ora il lupo sta per diventare un perseguitato. Un po’ come sta accadendo per gli orsi nei boschi del Trentino: prima intoccabili, poi pericolosi e troppo confident con villaggi e cassonetti dell’immondizia.
La direttiva Habitat del 1992  recepita in Italia nel 1997  proibisce la cattura del lupo, l’uccisione, il disturbo, la detenzione, il trasporto, lo scambio e la commercializzazione di questa specie animale. E ha dato decisamente i suoi frutti, fino a creare il problema opposto.
«Da tempo mi batto insieme ad altri colleghi a Bruxelles riguardo al declassamento del lupo da specie particolarmente protetta a protetta, visto che il numero dei lupi esistenti non pone a rischio questa specie, ma soprattutto per i danni che crea alla ruralità negli allevamenti di montagna e alla pastorizia con predazioni sempre più numerose ed insostenibili» sostiene l’eurodeputato di Fratelli d’Italia- Ecr e componente della commissione Envi del Parlamento europeo, Pietro Fiocchi.