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 2023  settembre 04 Lunedì calendario

Come cambia la scuola

Tra docente tutor, norme più severe per gli studenti indisciplinati e lotta alla dispersione scolastica, parte il primo anno scolastico targato Meloni. Con tutte le novità volute dal ministro dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara per ridare prestigio all’istruzione nazionale e quelle in cantiere. Nel 2022, le elezioni si svolsero a settembre e il governo si insediò il 13 ottobre, quando i giochi erano ormai fatti. Quest’anno si parte con una serie di novità che la scuola dovrà ancora metabolizzare e sedimentare. «A breve – spiega il ministro Valditara – sarà pronto un disegno di legge che conterrà la riforma della istruzione tecnico-professionale e del voto di condotta. Agenda Sud sarà strategica per riunire l’Italia, dando opportunità formative importanti a tanti giovani che oggi partono svantaggiati. E con il docente tutor e il docente orientatore si apre la sfida della personalizzazione della istruzione per una scuola “costituzionale” che mette al centro la persona». Vediamo di che si tratta.
Lotta alla dispersione
Dopo le violenze consumate a Caivano a danno di due ragazzine, il ministro Valditara lancia un progetto pilota dell’Agenda Sud, con interventi in oltre 2 mila istituti del Mezzogiorno affinché la scuola «diventi hub educativo e presidio di sviluppo dei territori». Qualche settimana prima era partito un altro progetto anti-dispersione, con 95 milioni destinati a 500 istituzioni scolastiche, 150 delle quali del meridione, per intercettare gli alunni più fragili e supportarli. In questo caso, gli alunni coinvolti saranno 390 mila e l’intervento avrà durata biennale.
Stretta sugli indisciplinati
Per riaffermare il rispetto delle regole a scuola e ridare centralità al ruolo del docente, a seguito dei diversi episodi di violenza e bullismo, il ministro Valditara ha deciso di inasprire le norme sulle sanzioni disciplinari. L’intento è quello di introdurre nuovamente il voto di condotta alla scuola media. Mentre al superiore col sei in condotta si verrà rimandati in Educazione civica. Gli studenti sospesi verranno coinvolti «in attività scolastiche di riflessione e di approfondimento sui temi legati ai comportamenti che hanno causato il provvedimento». E se la violazione dà luogo a una sospensione superiore a due giorni, «lo studente dovrà svolgere attività di cittadinanza solidale presso strutture convenzionate». Ovviamente, con le dovute coperture assicurative.
Tutor e orientatori
È uno dei primi provvedimenti adottati dal governo Meloni sulla scuola per ridurre gli abbandoni scolastici e migliorare le competenze degli studenti di medie e superiori. Ma non solo. Per la prima volta nelle scuole secondarie entreranno due nuove figure: il docente-tutor e il docente-orientatore. Si inizia con le terze, quarte e quinte della scuola superiore. L’orientamento scolastico, con 30 ore annue di formazione per gli studenti delle scuole medie e superiori, entra a far parte in maniera strutturale del curricolo scolastico. L’orientatore— spiegano dal ministero – lavorerà «per consentire ai ragazzi di fare scelte in linea con le loro aspirazioni, potenzialità e progetti di vita, nella consapevolezza dei diversi percorsi di studi e/o di lavoro e della varietà di offerte dei territori, del mondo produttivo e universitario». Il tutor favorirà la «personalizzazione dell’istruzione, favorendo il recupero per i ragazzi che manifestano maggiori difficoltà» e il potenziamento dei talenti.
Nuova formazione per i prof
Parte una nuova stagione per la formazione dei nuovi docenti. Il decreto del presidente della repubblica è stato firmato qualche settimana fa e, di fatto, lancia un nuovo percorso per la cosiddetta formazione iniziale e il reclutamento dei professori di scuola media e superiore. Il provvedimento sgancia l’abilitazione dal concorso. La prima sarà oggetto di corsi universitari per un totale di 60 Cfu. Ottenuta l’abilitazione, sarà possibile partecipare al concorso cui seguirà, in caso di assunzione, un anno di formazione in servizio con esame finale.
Docenti e alunni assicurati
Il decreto Lavoro dello scorso maggio ha previsto di estendere l’assicurazione Inail contro gli infortuni a oltre 10 milioni di alunni e studenti, insegnanti e personale non docente delle scuole statali e non statali, degli istituti regionali di formazione professionale, delle università e degli Its (gli istituti tecnici superiori). Ma solo per l’anno 2023/2024. In base alla ricaduta economica della disposizione, il governo valuterà se rendere strutturale la disposizione.
Carta del docente
Dopo una battaglia legale durata anni, si apre uno spiraglio sui fruitori della cosiddetta Carta del docente, che consente di acquistare computer e tablet, libri e riviste, di accedere a cinema e teatri, di partecipare a corsi di formazione a pagamento per un massimo di 500 euro all’anno. E destinata soltanto ai docenti di ruolo. Dal prossimo anno, anche i supplenti, titolari di un contratto di supplenza annuale su posto vacante e disponibile sino al 31 agosto, potranno usare la Carta.
Educazione stradale
A giugno, nell’ambito del decreto sicurezza, l’esecutivo ha approvato un provvedimento per potenziare l’educazione stradale tra i giovani attraverso «corsi nelle scuole e due punti premio sulla patente agli studenti che li frequentano». Per Valditara è un’iniziativa per «trasmettere ai giovani l’importanza di una guida prudente, sicura, consapevole».
Educazione finanziaria
Qualche settimana prima, nell’ambito del disegno di legge Competitività, il governo ha previsto l’introduzione dell’Educazione finanziaria nell’ambito dell’insegnamento dell’Educazione civica. Una novità che potrebbe vedere la luce già dall’anno 2023/2024. “In questo modo – spiegano dal Mim – acquisiscono centralità nel percorso formativo la finanza, il risparmio e l’investimento, con l’obiettivo di rendere i ragazzi cittadini consapevoli, capaci di partecipare pienamente alla vita economica del Paese”. Il ministero definirà le linee guida d’intesa con la Banca d’Italia e la Consob.
La riforma dei tecnici
Il disegno di legge è pronto. L’idea è quella di accorciare a titolo sperimentale di un anno i percorsi tecnici e professionali raccordandoli con gli Its (i tecnici superiori post- diploma biennali) creando un nuovo percorso 4 + 2.