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 2023  settembre 01 Venerdì calendario

VIDEO-ARCHEO! "CIAO, MOANA", QUANDO NEL 1987 FABIO FAZIO, CON UNA ORRIBILE GIACCA A QUADRETTI E NON ANCORA AL SERVIZIO DELLA LITTIZZETTO DI TURNO, CONDUCEVA LA TRASMISSIONE POMERIDIANA “JEANS 2” SU RAI 2 INSIEME ALLA REGINA DEL PORNO – MOANA POZZI ERA DI CASA NEL FORTINO SOCIALISTA DELLA SECONDA RETE. LEI ERA UNA DELLE AMANTI DI CRAXI E NEL SUO LIBRO RACCONTO’ IL LORO INCONTRO: “DOPO CENA BETTINO MI INVITÒ A BERE QUALCOSA NELL'ALBERGO IN CUI VIVEVA. NON FACEMMO L’AMORE COME AVREI VOLUTO, MA SI MASTURBÒ ACCAREZZANDOMI. POI MI DISSE CHE…” – VIDEO

Nata a Genova il 27 aprile 1961, Moana  Pozzi era figlia di un fisico nucleare e di una casalinga, ma a 18 anni lasciò la famiglia per trasferirsi a Roma dove iniziò la sua vita e poi la sua carriera fino a diventare la regina del porno. In mezzo tanti amori e amorazzi ma, soprattutto uno che fece molto discutere, la sua liaison con Craxi e ne La filosofia di Moana raccontava: “Cominiciò a farmi un sacco di complimenti (…) Ero gratificata (…) Due giorni dopo mi telefonò… Uscimmo soli. Cenammo in albergo e finimmo in camera. Lo feci per il carisma, non per altro. Allora non era nemmeno presidente. A lui piacevano più i preliminari che la cosa in sé. Era in adorazione per le donne, ti copriva di attenzioni, si preoccupava”.

MOANA POZZI Tratto da La Filosofia di Moana - Bettino Craxi, identificato come “Il segretario di un partito di sinistra”

Bettino Craxi

“Un pomeriggio di dicembre del 1981, Antonella, una mia amica intrallazzona, mi telefonò tutta eccitata e mi disse: “Questa sera sono riuscita ad organizzare una cena con un politico importante, mettiti il vestito più provocante che hai… voglio che tu lo conosca perché se vuoi fare l’attrice ti può essere molto utile. Adora le ragazze vistose” – racconta Moana a proposito del rapporto con un politico italiano che sarà identificato come Bettino Craxi, anche sulle pagine di Repubblica.

Quella sera al ristorante mi sentivo nervosa e fuori luogo, a tavola io e Antonella eravamo le uniche donne in mezzo a dieci uomini che parlavano sempre di politica. Lui, il segretario di un partito di sinistra, continuava a guardarmi pieno di interesse e dopo cena mi invitò a bere qualcosa nell’albergo in cui viveva. Non facemmo l’amore come avrei voluto, ma si masturbò accarezzandomi. Poi mi disse che aveva troppi pensieri per riuscire a concentrarsi (come quasi sempre successe in seguito).

A quell’incontro ne seguirono molti altri. Ci vedevamo nel suo albergo, in qualche ristorante di moda o a casa di una sua amica editrice. Qualche volta dormivo con lui. La mattina mandava il suo segretario personale a comprarmi dei vestiti e scarpe perché io avevo solo l’abito da sera del giorno prima e non potevo uscire dall’albergo tutta luccicante!

Il politico era un uomo spiritoso e con lui mi divertivo. Una mattina ricevette nel suo studio un cardinale mentre io ero nella stanza accanto. I miei vestiti erano sparsi dappertutto e ridevo all’idea che il cardinale si sarebbe potuto accorgere di qualcosa. Quando lui mi chiamava al telefono presso il residence dove vivevo si presentava dicendomi: “Sono un ammiratore dell’hotel…” Credo che mi volesse bene e cercò di aiutarmi nel mio lavoro.

Mi fece fare un servizio fotografico per Playmen, poi mi presentò al direttore di Raidue che mi inserì come conduttrice, insieme a Bobby Solo, in un programma per ragazzi, Tip Tap Club.

A lui non piaceva che io desiderassi fare cinema, mi diceva che era un ambiente poco serio e che avrei dovuto puntare tutto sulla televisione. Mi chiedeva spesso come facessi a mantenermi a Roma. A me seccava dirgli che avevo degli amanti generosi e gli rispondevo che i miei genitori mi mandavano un mensile. Quando otto mesi dopo, per colpa del mio carattere bizzarro smettemmo di frequentarci, mi dispiacque. Infatti se all’inizio avevo pensato di trarre solo vantaggi dalla sua amicizia, poi mi ero affezionata alla sua gentilezza e alle sue attenzioni. Voto, 7 e mezzo”

L’amica editrice del politico alla quale si riferisce Moana è quasi sicuramente Adelina Tattilo, editrice di Playmen – non a caso infatti Craxi riuscì a farle ottenere un photoshoot sulla rivista. Tattilo fu amica di Craxi ed oltre ad essere la fondatrice di Playmen, fu una figura chiave nell’editoria italiana del suo tempo. Negli anni ’90 fondò anche la rivista gay Adam.