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 2023  agosto 31 Giovedì calendario

Il monte Bianco resterà chiuso fino a dicembre per lavori. Si valuta un rinvio

La chiusura (programmata) del Monte Bianco e lo stop temporaneo per maltempo del Frejus agitano la politica locale, preoccupano le associazioni di categoria e spingono i due ministri dei Trasporti – uno italiano, l’altro francese – a confrontarsi in videoconferenza e a non escludere il rinvio dei lavori al traforo del Bianco per qualche settimana.
È stata una giornata convulsa ieri. Dalle 17 del 4 settembre – come ha confermato il presidente della Valle d’Aosta Renzo Testolin – il Monte Bianco chiuderà al traffico fino alle 22 del 18 dicembre per il primo cantiere per il «restyling» della struttura. Una decisione ribadita dopo il colloquio con i vertici della società di gestione del traforo e nonostante i problemi al traffico causati dalla frana di domenica in territorio francese che ha portato al blocco (provvisorio) della galleria del Frejus. Tutti i mezzi a quel punto si sono diretti verso il Monte Bianco e da lì è iniziato il maxi-ingorgo. Proprio il Frejus, secondo le analisi, dovrebbe assorbire il 90% del traffico del Monte Bianco quando chiuderà.
Il tema è delicato. Ieri il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini e l’omologo francese Clément Beaune hanno discusso della questione e, emerge, tra le opzioni possibili «si sta valutando anche il rinvio dei lavori al traforo del Bianco». Oggi ci sarà un ulteriore aggiornamento sull’asse Roma-Parigi per capire come evitare il blocco alla circolazione tra i due Paesi.
Nuovo confronto
I due ministri
si riparleranno oggi per capire come evitare il blocco della circolazione
«Non è pensabile che chiuda il tunnel del Monte Bianco prima che sia risolta la frana in Savoia e quindi sia possibile riaprire il Frejus al traffico pesante», commenta Alberto Cirio, governatore del Piemonte. «C’è qualcuno che ha perso il buon senso, quello che avrebbe permesso, nelle ultime 48 ore, di decidere – istituzioni nazionali e regionali compatte – per un rinvio dei lavori al Monte Bianco. E invece il tunnel chiuderà», attacca Marco Bussone, presidente nazionale di Uncem, l’unione dei comuni e delle comunità montane. «Non è un problema politico. È un problema di buon senso – aggiunge —, quello di non capire che con la valle in Savoia spaccata da una frana il Bianco rappresenta lo snodo dell’Italia verso l’Europa».
«La chiusura dei collegamenti con i nostri principali mercati rischia di tagliare il nostro export e di avvantaggiare Paesi come la Spagna», ragiona Luigi Scordamaglia, amministratore delegato di Filiera Italia. L’associazione calcola che ogni anno passano per l’arco alpino italiano oltre 170 milioni di tonnellate di merci, il 60% di quanto il Paese importa ed esporta.
«Esaurito» a dicembre il primo lotto di lavori sulla galleria del Monte Bianco il maxi-cantiere da oltre mezzo miliardo di euro dovrebbe concludersi nel 2041: allo stato attuale l’idea è di eseguire interventi per 3-4 mesi ogni anno. La chiusura a singhiozzo del tunnel per diciotto anni secondo Confindustria Piemonte potrebbe costare 11 miliardi di euro di Pil.