il Fatto Quotidiano, 30 agosto 2023
Maestri di vita
Dopo il ministro-cognato e quello delle piante e delle dosi, anche il giornalista-principe consorte ci regala una lezione di vita. Ricapitolando. 1) Tutorial di Lollobrigida per una sana alimentazione: per mangiare veramente bene è consigliabile essere poveri o – per i più sfortunati, cioè per i ricchi – diventarlo al più presto, perché “da noi spesso i poveri mangiano meglio dei ricchi: cercando dal produttore l’acquisto a basso costo, spesso comprano qualità”. E poi chi ha pane non ha denti e chi ha denti non ha pane. 2) Avviso ai naviganti di Piantedosi: “Il naufragio di Cutro è colpa di genitori irresponsabili che fanno partire i figli. La disperazione non può mai giustificare condizioni di viaggio che mettono in pericolo la vita dei propri figli”. Quindi, cari migranti, se a casa vostra vi torturano o vi bombardano e la cosa non vi garba, imbarcatevi su yacht o navi da crociera, ma evitate i barconi, sennò poi non venite a lamentarvi se affogate. 3) Consigli di Giambruno contro gli stupri: “Se vai a ballare, tu hai tutto il diritto di ubriacarti, ma se eviti di ubriacarti e di perdere i sensi, magari eviti anche di incorrere in determinate problematiche, perché poi il lupo lo trovi”. Lo dicono le statistiche: le ragazze sobrie non le violenta nessuno, perché gli stupratori prediligono quelle che alzano il gomito. Se poi, oltre ad astenersi dall’alcol, le donne si lucchettassero pure gli slip con una cintura di castità, o li presidiassero col filo spinato tipo cilicio o con trappole per topi, sarebbero in una botte di ferro. Certo, per mettersi definitivamente al sicuro, dovrebbero evitare proprio di uscire di casa. Invece pretendono di andare in giro senza il bodyguard e poi si lamentano se le violentano. Ma allora lo dicano che cercano grane.
Prendiamo la lobby più privilegiata: quella dei poveri. Oltre a sfruttare l’indubbio vantaggio di mangiare meglio, o di non mangiare proprio evitando i grassi in eccesso, le indigestioni, le intossicazioni, i bocconi per traverso e la regola delle tre ore prima di fare il bagno, il miserabile ha anche altri vantaggi. Non avendo soldi, nessuno glieli può rubare. Non avendo una casa, non teme rapine, terremoti, cadute dalle scale o dal balcone o dalla finestra, rumori dei vicini, puzze di fritto o di cipolle dalla porta accanto. E il caro-affitti e il caro-bollette gli fanno un baffo. Siccome non ha neppure la macchina, glielo mette in quel posto al caro-Rca, al caro benzina, al caro-accise. E in più va a piedi, cioè fa sport, che è tutta salute. Anche la lobby dei migranti, anziché lamentarsi sempre, dovrebbe ringraziare: se il tuo barcone affonda, puoi fartela a nuoto, che è uno sport olimpico, e metti su muscoli. Ma, se non ci sali proprio, non puoi proprio naufragare. E soprattutto: se tieni la bocca chiusa, le cazzate non escono.