Corriere della Sera, 30 agosto 2023
Sì dell’Agenzia delle entrate al piano di rientro per Visibilia
MILANO – L’Agenzia delle Entrate ha accolto la proposta di ristrutturazione del debito avanzata da Visibilia srl in liquidazione, una delle società della galassia del ministro del Turismo Daniela Santanché, indagata per falso in bilancio e bancarotta per il dissesto e le irregolarità contabili delle sue aziende. Dopo l’istanza di Visibilia, presentata lo scorso 29 maggio, il fisco ha dato il via libera al piano, sottoponendolo a diverse condizioni su modalità di rientro e scadenze. Un pagamento prospettato in venti rate semestrali lungo dieci anni, che comprende 1,5 milioni di debiti e che soddisfa oltre l’87 per cento dei creditori.
L’accordo, che sarà depositato lunedì al tribunale di Milano, allontana l’eventualità della procedura fallimentare per una delle due società che ancora dovevano risolvere le proprie pendenze con il fisco. L’altra, Visibilia concessionaria, dovrà affrontare il prossimo 27 settembre l’udienza fallimentare, con una richiesta di composizione negoziata della crisi. Se le due vertenze dovessero risolversi, potrebbe alleggerirsi anche il fronte penale. Nell’inchiesta della procura di Milano, il procuratore aggiunto Laura Pedio e il pm Maria Giuseppina Gravina, con la Guardia di finanza, indagano per falso in bilancio e bancarotta. Il via libera all’accordo potrebbe allontanare lo spettro del definitivo dissesto, con la revoca dell’istanza di liquidazione, facendo cadere l’accusa di bancarotta.
Nella “domanda di omologa” perVisibilia srl in liquidazione, gli avvocati Salvatore Sanzo, Diana Burroni e Daniele Nataloni avevano indicato tra le entrate che avrebbero contribuito al pagamento del debito fiscale anche gli incassi del Twiga, lo stabilimento balneare di lusso che il ministro Santanché aveva ceduto al compagno Kunz Dimitri d’Asburgo Lorena. Un legame finanziario che ha fatto riemergere l’ombra del conflitto d’interessi in capo al politico di Fratelli d’Italia.
I legali sottolineavano che «l’impegno sarà soddisfatto dalla società Immobiliare Dani srl (partecipata al 95% dalla dottoressa Daniela Garnero Santanché), in particolare le disponibilità economiche deriveranno, oltre che dall’apporto del socio di maggioranza, dalla partecipazione che Immobiliare Dani srl detiene in Ldd sas di Kunz Dimitri d’Asburgo Lorena, società partecipata al 50% da Immobiliare Dani srl. e al 50% da Dimitri Kunz d’Asburgo Lorena, e dalla quale Immobiliare Dani srl percepisce il 90% degli utili».
Ed ecco che compaiono i ricavi dello stabilimento balneare. «Si precisa che Ldd sas di Kunz Dimitri d’Asburgo Lorena è una società di management che si occupa della gestione della Twiga srl e che per l’anno 2023 fatturerà alla Twiga srl stessa una fee pari al 3,5% del fatturato di quest’ultima». In più i legali assicuravano che Santanché avrebbe contribuito anche con il suo status di senatrice, «in funzione del quale percepisce un’indennità pari a 95.000 euro netti annui». Una «ulteriore risorsa a disposizione del socio di maggioranza in funzione del buon esito degli accordi».